L’Aquila, campetti in abbandono. Romano replica a Colonna: manutenzione insufficiente ed episodica

L’Aquila, campetti in abbandono. Romano replica a Colonna: manutenzione insufficiente ed episodica
23 Set 2024
di Fabio Pelini
Continua a far discutere lo stato di abbandono in cui versano in città alcune aree pubbliche dedicate allo sport. Dopo la segnalazione del nostro giornale dello scorso 27 giugno (https://abruzzosera.it/attualita/laquila-dichiarato-inagibile-un-prezioso-spazio-di-socialita-ulteriore-campanello-dallarme-per-la-citta/) e i successivi interventi dei consiglieri Gianni Padovani, Enrico Verini ed Alessandro Tomassoni, abbiamo intervistato l’assessore allo sport del Comune dell’Aquila Vito Colonna, che ha voluto gettare acqua sul fuoco delle polemiche, annunciando lo stanziamento complessivo di 200mila euro per mettere a posto alcune delle aree da riqualificare (https://abruzzosera.it/politica/spazi-pubblici-sportivi-in-stato-di-abbandono-intervista-allassessore-colonna-stanziati-200mila-euro/#google_vignette).
All’intervista dell’assessore ha voluto prontamente replicare Paolo Romano, consigliere di L’Aquila Nuova, che ha sottolineato che “si preferisce costruire nuove aree ricreative piuttosto che fare la manutenzione di quelle esistenti, che negli anni sono diventate fonte di degrado e pericoli”, invitando l’amministrazione comunale di centrodestra a inserire “nei disciplinari di gara la manutenzione per fare finalmente un punto di chiarezza sulla questione e cominciare a occuparsi davvero di socialità, decoro e sicurezza”. Il suo intervento integrale.
L’assessore Colonna nell’intervista ad Abruzzo Sera omette di ricordare che se è riuscito a “recuperare i primi 50mila euro dalle pieghe di bilancio” occupandosi finalmente della manutenzione degli impianti sportivi è per merito delle decine di emendamenti, oltre a diversi ordini del giorno e commissioni, che ho presentato subito dopo la tragedia di Rocca di Botte del 2021 nella quale perse la vita una bambina di cinque anni a causa di una porta da calcio che le cadde addosso. All’indomani di quel dramma scrissi una lettera al sindaco per sottoporgli la necessità di una ricognizione nei campetti gioco comunali che, dalle frazioni ai quartieri, avrebbero potuto presentare potenziali pericoli; non avendo ricevuto risposta alla lettera, produssi atti dovuti alla pubblica sicurezza che furono bocciati per anni dalla maggioranza fino a quando, sfinita, non votò finalmente a favore un emendamento di 50mila euro per le manutenzioni: era l’inizio del 2023.
Quei fondi sono serviti a riqualificare il campetto del progetto CASE di Coppito 3 e il campetto della Torretta dove si è ormai alla chiusura del cantiere, ma era chiaro che si trattava di una prima, insufficiente, tranche e che sono ancora molte le criticità presenti sul territorio, come i campetti di via Simon Bolivar, quello di Scarcetta e quello Pettino; quest’ultimo più di qualcuno avrebbe voluto che diventasse un parcheggio che di certo non necessita di manutenzione, privando però quel quartiere di un luogo di socialità.
Anche il “patrimonio ricreativo” presente sul territorio all’interno dei piani case non è stato mai manutenuto e questa Giunta omette di spiegare il motivo per cui abbiamo dovuto attendere anni per vedere qualcosa di concreto: c’era infatti una battaglia, tutta interna all’amministrazione, su chi avrebbe occuparsi della manutenzione, se il settore Ambiente o il Patrimonio/Impiantistica sportiva: si tratta di confini di competenza che andavano delineati subito per permettere programmazione e celerità di azioni all’amministrazione comunale, cosa purtroppo mai avvenuta.
Anzi l’assessore nell’intervista offre ancora prove di come non si sia usciti dall’ambiguità tra aree ludiche e impianti sportivi: una situazione kafkiana dopo 7 anni di governo.
Siamo purtroppo la città nella quale si preferisce costruire nuove aree ricreative piuttosto che fare la manutenzione di quelle esistenti che negli anni sono diventate fonte di degrado e pericoli. Anche i giochini per bambini di recente inaugurati nella frazione di Pianola alla presenza di quasi tutto l’arco costituzionale di destra, avranno bisogno di manutenzione costante se non si vuol diventare quell’area potenzialmente pericolosa per chi la frequenta: a mio avviso nei disciplinari di gara dovrebbe essere sempre inserita la manutenzione per fare finalmente un punto di chiarezza sulla questione e cominciare a occuparsi davvero di socialità, decoro e sicurezza.

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