La Spagna è senza Vox. Prosperococco: “conferma che per battere la destra serve fare la sinistra”

La Spagna è senza Vox. Prosperococco: “conferma che per battere la destra serve fare la sinistra”
24 Lug 2023

Il risultato che non ci si aspettava, che non rispetta i sondaggi. Già dai primi exit poll infatti si capiva che l’estrema destra neo fascista di Vox non avrebbe raggiunto il numero di voti previsto, finendo poi con una ventina di deputati in meno rispetto al risultato del 2019 e un complessivo, deludente, 12,4%.

Insomma tutto il lavoro propagandistico fatto dalla premier Giorgia Meloni, che si è spesa molto per il partito di Santiago Abascal, sembra non aver funzionato.

Alberto Nunez Felizero, il vincente leader dei Popolari ed ex governatore della Galizia, che pur aveva accettato con qualche dubbio l’alleanza con Vox , non esce vincitore stavolta, come si aspettava, non arrivando a quota 176 seggi di coalizione, che gli  avrebbero assicurato il governo.

Si può consolare certo con il primato di partito più votato con 136 seggi, il 32,9%, ma la vera sorpresa è ancora lui, Pedro Sánchez, il leader socialista del PSOE che resiste, anzi avanza con 122 seggi (il 31,7%), a cospetto dei 120 di quattro anni fa.

La sua mossa di dimettersi dopo i risultati negativi delle amministrative, senza farsi portare nel baratro di altri due anni di potere, con Felizero a sfiancarlo, alla fine ha pagato. La tanto temuta sconfitta netta non c’è stata, anche se adesso sarà difficile stabilire chi ha vinto, in una Spagna tormentata negli ultimi anni dalla difficoltà a creare governi dopo i risultati elettorali.

Sanchez era alleato con il neo partito “Sumar”,  cartello che raggruppa tante firme della sinistra a sinistra dei socialisti, con dentro Podemos  e Yolanda Diaz, ministra del lavoro del governo Sanchez, come leader. Per lei  il 12% con 31 seggi.

E tra i motivi che hanno permesso la rimonta della sinistra, che ha impedito alla destra la spallata, c’è proprio l’aumento del salario minimo portato a casa dal governo Sanchez e per cui tanto si sta battendo la sinistra anche in Italia.

Adesso le ipotesi in campo sono molte, compreso un nuovo governo Sanchez sostenuto dagli indipendisti baschi e catalani che così forse raggiungerebbe la maggioranza. L’ago della bilancia potrebbe ritrovarsi a farlo Junts il partito dell’esiliato Carles Puijdemont con i suoi 7 seggi conquistati, pari all’1,6%, oltre che la sinistra indipensidsta (ERC) con gli stessi seggi.

Ma se quest’ultima sicuramente appoggerà Sanchez, diversa è la situazione con Puijdemont.

Impossibile invece la possibilità di un’alleanza di centro tra socialisti e popolari. Proprio Sanchez infatti, anche in passato, non ha mai preso in considerazione una tale possibilità, e per questo è stato premiato, in un contesto europeo che a tal proposito si sta radicalizzando, lasciando meno spazio al Centro.

Gli elettori hanno premiato il PSOE e la Diaz che hanno trasformato il paese dando una speranza alle fasce più deboli della società” è la reazione che filtra dal Partito democratico locale tramite le parole del membro dell’assembla nazionale, eletto all’Aquila con la mozione Schlein, Massimo Prosperococco. 

“Le elezioni in Spagna – sostiene Prosperococco – confermano che per battere la destra serve fare la sinistra, con proposte chiare, passione e scelte nette. Esiste uno spazio politico ecologista, femminista, progressista, per il lavoro e per i diritti, con scelte politiche fatte con coraggio e con una visione del futuro. Quando si affrontano le sfide con il coraggio e la forza delle proprie proposte ed idee, si prevale sempre sugli slogan semplicistici demagogici e populisti della destra”.

“Fondamentale per la sinistra è stato il voto complessivo della Catalogna – conclude Prosperococco –  gli indipendentisti Catalani vedevano come la peste Vox, che ha dichiarato voler reprimere l’indipendenza con tutti i mezzi, seppur nei limiti democratici. La risposta è stato un voto compatto verso il PSOE anche a scapito della sinistra indipendentista. Insomma la presenza nella campagna elettorale di Giorgia Meloni che supportava Vox ha funzionato, ma al contrario. Molti spagnoli hanno capito che bisognava unirsi pur di evitare il destino dell’Italia”.

Ale.Tet.


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