di Fabio Pelini
Siamo ancora qua, siamo ancora noi. Con i nostri limiti, che appartengono alla sfera dell’umano, ma sempre con la dedizione e la passione che abbiamo messo fin dal principio di questa avventura.
Certo, come ogni ardimentosa impresa che si rispetti, sappiamo da dove siamo partiti ma ci è totalmente ignoto dove potremo arrivare. E, forse, non ci interessa neanche poi tanto.
Ciò che abbiamo a cuore, invece, è poter offrire a voi lettrici e lettori, un giornale certamente con le sue idee e i suoi valori, ma plurale e aperto al contributo di ciascuno. Tanto più di coloro che di voce ne hanno poca o per niente.
Lo facciamo dotandoci di un nuovo strumento: un sito rinnovato, adeguato al giornale che abbiamo costruito in questi mesi, pensato per stare al passo coi tempi, ma senza farsi ammaliare da facili narrazioni.
Abruzzo sera, oggi, cambia veste grafica per favorire una maggiore navigabilità e una migliore fruizione delle notizie. E, in definitiva, un più proficuo rapporto con voi, cari lettori.
Siamo partiti in quattro e oggi ci ritroviamo il seguito di una comunità numerosa e attenta, partecipe ed esigente. Proprio per questo, sentiamo su di noi la responsabilità di tenere fede ad un principio primario, che spesso manca nel flusso costante di notizie che tracimano ogni giorno da media vecchi e nuovi: l’onestà intellettuale. Che va di pari passo con un valore cardine per il giornale, che è quello della nostra autonomia. Su questo, continuiamo a promettere cura e attenzione. Finché riusciremo a mantenere fede a questi impegni, Abruzzo sera rappresenterà per noi un’opportunità più che un vincolo, un onore più che un onere.
E, visto che ci interessa non tanto l’approdo, quanto il viaggio che quotidianamente faremo, non resta che riprendere insieme la traversata in questi tempi difficili.
Buona lettura e buon viaggio
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