di Alessandro Tettamanti
L’Aquila riconquista il secondo posto all’ultima giornata grazie alla vittoria di oggi nello straordinario derby contro il Teramo, la partita più bella giocata quest’anno.
Durastante fa poker portando a casa la quarta vittoria consecutiva (eguagliando il record di De Feudis sempre nella parte finale ma del girone d’andata) al termine di una partita gagliarda che ha visto i rossoblù, senza Banegas dopo dieci minuti, rimontare nel primo tempo il gol di Toure con Alessandretti prima e Persano poi, per poi farsi raggiungere a inizio secondo tempo da Pavone, ma trovando di nuovo il vantaggio con l’aquilano Mantini a un quarto d’ora dalla fine.
Per la serie: se non si chiama voglia di secondo posto questa! Merito di Gigi Durastante che è riuscito a far ritrovare a questa squadra sé stessa, facendola esprimere come nessun altro mister quest’anno, nella stagione dei quattro mister. Il segreto sembra un ritrovato divertimento scaturito dal coraggio di rialzare il baricentro a partire dalla linea difensiva e quindi attaccare con l’offensivo 4-2-3-1 che poi si trasforma puntualmente durante le partite.
Un vero jolly per la società quello di Durastante, che permette all’Aquila 1927 di mettere nel proprio curriculum il secondo secondo posto in due stagioni di Serie D, con la possibilità di giocarsi ancora un ripescaggio in serie C tramite i play off ,che L’Aquila giocherà tra le mura amiche da domenica prossima e che vedranno arrivare al Gran Sasso il Fossombrone, la squadra che determinò, lo scorso novembre, l’esonerò di Pagliari. Con la possibilità di poter passare il turno anche con un pareggio al termine dei minuti supplementari in virtù del miglior piazzamento in classifica, cosa che sarebbe ugualmente valida anche nell’eventuale finale che vedrà come sfidante la vincente dell’altra semifinale che disputeranno Teramo e Chieti. Vedremo dove saprà arrivare L’Aquila di Durastante.
Un girone, quello F, che L’Aquila termina, come dicevamo, ancora una volta secondo posto, quest’anno però con 62 punti, sei in meno rispetto l’anno scorso con la vincitrice Sambenedettese che chiude a 72, appena due punti in più del Campobasso, vincitore dello scorso campionato.
LA CRONACA
Durastante conferma il suo 4-2-3-1 schierando la stessa formazione che ha vinto 2-0 a Sora domenica scorsa e quindi con Giampaolo, non ancora recuperato, in panchina e Misuraca al centro della mediana dietro Persano.
Le due squadre si affrontano con il Teramo che parte bene, ma con un sostanziale equilibrio e l’unica cosa degna di nota in campo purtroppo e’ l’infortunio del Pocho Banegas che, nella settimana che lo ha visto diventare per la seconda volta papà, sente pizzicare il ginocchio e decide ovviamente di fermarsi. Con 15 reti resta comunque lui il capocannoniere del girone insieme a Eusepi e Casolla. Al suo posto Mantini con L’Aquila che cambia subito passando al 4-3-1-2 con Misuraca sulla tre quarti e Persano e Sereni davanti.
Non succede niente fino al 32’ quando Pavone se ne va sulla destra e tira forte sul secondo palo con la conclusione che termina di poco fuori. Solo un minuto dopo Barberini perde ingenuamente una palla che si era venuto a prendere da play in area, spalle alla porta, e che consente a Toure di tirare violentemente da due passi e fulminare Michielin per la gioia dei tifosi del Teramo assiepati dietro la rete.
La strada si fa in salita per i padroni di casa che si ritrovano in svantaggio senza esser mai riusciti ad essere finora pericolosi. Al 38′ però l’orgoglio aquilano di Lorenzo Del Pinto sfonda sulla destra con caparbietà e trova l’angolo. Dal corner si presenta Sereni che batte alla perfezione confezionando un nuovo assist stavolta per Alessandretti, appostato su secondo palo. Il difensore la tocca con la gamba e la mette sotto l’incrocio facendo 1-1 e punendo nuovamente il Teramo, visto che era andato a segno contro i diavoli anche all’andata.
L’Aquila da l’impressione di essersi sbloccata e al 40′ va vicinissima al vantaggio con Persano che gira di testa un cross di Di Santo con la palla che termina di poco al lato.
Sono i prodromi del gol del vantaggio che arriva al 43′ al termine di un’azione bellissima, in cui sulla destra fraseggiano Sereni e Misuraca che servono Barberini che tira da fuori. La sua conclusione viene deviata di tacco da Persano in area e sorprende Torreggiani. Sugli spalti del Gran Sasso allora, gremiti oggi da 1800 persone, si risente nuovamente forte la vibrazione incandescente dell’entusiasmo.
Dopo aver riacciuffato già nel primo tempo una partita che si era messa male, L’Aquila però si complica subito la vita non rientrando in campo con la giusta concentrazione, come spesso le e’ capitato quest’anno. Dopo soli 40 secondi infatti Pavone, apparso già nei primi 45′ trai più pericolosi, ha tutto spazio per andare al tiro dal limite e trovare l’angolino del secondo palo con Michielin che la tocca ma non riesce ad evitare la rete.
Al 51′ Durstante si conferma allenatore dotato di coraggio perché compie tre cambi insieme (uno l’aveva già fatto nella prima frazione): entrano Maglione, Belloni e Giampaolo per Del Pinto, Persano e Misuraca e si torna al 4-3-3 di inizio stagione.
Scelta azzeccata perché L’Aquila si scuote e al 61′ ha la prima grossa chance per tornare in vantaggio. Mantini crossa d’esterno per Belloni che schiaccia alla perfezione, ma Torregiani si supera e para.
Due minuti dopo Belloni in contropiede serve Giampaolo che si mangia il gol calciando fuori di prima, solo davanti al portiere.
La sfortuna sembra avere la meglio sulla volontà degli aquilani ma al 74′ su un cross di Giampaolo, Sereni fa la sponda (uovo assist per lui) e in spaccata e’ ancora una volta Mantini a trovare il gol, regalando il secondo posto all’Aquila e facendo esplodere nuovamente di gioia il Gran Sasso – Italo Acconcia che mai quest’anno aveva assistito ad una partita cosi’ avvincente.
Il Teramo non si arrende e prova l’arrembaggio. Nell’Aquila entra Scognamiglio al posto di Giampaolo passando dal 4-3-3 al 3-5-2 con ovviamente cinque difensori in fase difensiva e tutti gli uomini sotto la linea della palla negli ultimi minuti. Ultimi minuti in cui il Teramo trova l’occasione più ghiotta al 94′ con Pietrantonio che fa la barba al palo facendo anche venire i brividi a tutto lo stadio rossoblù, che tre minuti dopo può festeggiare un secondo posto impensabile solo cinque giornate fa.
Finisce cosi’ con una nuova vittoria per L’Aquila, che quest’anno ha vinto sei derby su otto, perdendo solo quello in trasferta contro il Notaresco e pareggiando ad Avezzano.
DURASTANTE: “PIU’ CHE IO ALLA SQUADRA E LA SQUADRA CHE HA DATO TANTO A ME”
Il merito di Durastante sembra quello di aver lasciato i giocatori più liberi di esprimersi. In sala stampa il Mister aquilano loda la squadra: “Sono i giocatori che vincono le partite e oggi si e’ vista in campo tutta la volontà di uscire da momenti difficili”.
“Nel secondo tempo – continua – sapevamo che il Teramo sarebbe tornato in campo con un altro piglio, ma abbiamo permesso di avvicinarsi troppo a Pavone”, ammette Durastante che adesso vuole concentrarsi sulla gara di domenica prossima contro il Fossombrone.
In sala stampa scende anche Mantini, felicissimo per il gol: “Sono contento, e’ stato un gol emozionante perché ha regalato la vittoria. Il Mister ci ha ridato la giusta tranquillità ed io adesso dopo l’infortunio sto sto molto bene”.
Meno contento sicuramente l’ex Pomante, allenatore del Teramo: “C’e’ amarezza per le ultime gare. Oggi abbiamo gestito bene nel primo tempo, meno dopo il pareggio nel secondo. Mi dispiace per l’ennesimo risultato negativo nei derby, mi prendo le mie responsabilità”.
IL TABELLINO DI L’AQUILA 1927 – CITTÀ DI TERAMO 1913: 3-2
RETI: 34’ Toure (T), 39’ Alessandretti (A), 43’ Persano (A), 46’ Pavone (T), Mantini 75’ (A)
L’AQUILA 1927: Michielin, Gueli, Alessandretti, Brunetti, Di Santo, Barberini, Del Pinto (52’ Maglione), Banegas, Misuraca (52’ Giampaolo – 80’ Scognamiglio), Sereni, Persano (52’ Belloni) ALL: Durastante Luigi
CITTÀ DI TERAMO 1913: Torregiani, Pierantonio, Pepe (70’ Cangemi), Esposito (58’ Messori), Toure (73’ D’Egidio), Pavone, Menna (77’ Galesio), Loncini (90’ D’Amore), Angiulli, Brugarello, Chiarella ALL: Pomante Marco
ARBITRO: Sabri Ismail sez. Rovereto
AMMONIZIONI: 60’ Belloni (A)
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