di Fabio Pelini
(con la collaborazione di M.E.P.)
Se dovessimo condensare in un’immagine il Nuovo Basket Aquilano visto stasera al PalaAngeli sceglieremmo quella con Leo Cecchi, uomo-squadra dei biancoblù, a braccetto con Francesco Di Paolo, play-guardia proveniente da Teramo. L’Aquila che è stata, nel primo campionato di serie B interregionale dopo tre decenni di attesa, insieme a L’Aquila che c’è, al debutto oggi nella seconda stagione di cadetteria.
Già, perché è a partire da loro che si comincia a mettere a fuoco la fisionomia di una squadra che, contro la forte Stella Ebk Roma, ha offerto a tifosi ed appassionati una prova maiuscola, fatta di quantità e qualità. Se Cecchi non è certo una novità e rappresenta sempre una garanzia in fase realizzativa (27 i punti nello score odierno), Di Paolo è un giovane di 21 anni che ha messo a segno 6 triple (e 19 punti in totale), ma che soprattutto dà tranquillità alla squadra, interpretando la gara come un veterano.
76-70 il punteggio finale a favore dell’Aquila (21-20, 37-32, 55.47, 64-64 i parziali), dopo una partita tiratissima, a cui è stato necessario aggiungere un tempo supplementare per designare un vincitore.
Un elemento, tuttavia, va sottolineato senza indugi: è tutta la squadra allenata da coach Francesco Barilla ad aver vinto e convinto. Avanti per quasi tutta la gara grazie ad un giro palla rapido e ficcante e ad un’intensità di gioco garantita da un turnover oculato, il Nuovo Basket Aquilano è sembrata una squadra sensibilmente migliorata rispetto al primo anno di B, grazie ai nuovi innesti (Spasojevic, Vigori e Ferretti, oltre a Di Paolo garantiscono esperienza e qualità), ma anche per la maturazione dei suoi giovani. Una squadra quadrata, forte nella tecnica e nell’organizzazione tattica, ma soprattutto affidabile mentalmente.
Non era facile affrontare una squadra come la Stella EBK Roma, progetto ambizioso di respiro internazionale nato dalla comunione di intenti di SABA e Eurobasket Supernova Roma. Ma i ragazzi aquilani non si sono lasciati intimidire da chi avevano di fronte e hanno combattuto su ogni rimbalzo, giocando di fioretto ma anche di fisico, contro una squadra massiccia e smaliziata. E hanno mostrato una grande stabilità mentale quando, a un minuto e 36 secondi dal termine, Roma ha agguantato il pareggio sul 64-64, dopo aver rincorso il Nuovo Basket per tutta la gara, pur restando sempre nel range dei dieci punti di distacco. A quel punto poteva esserci il tracollo psicologico, tipico di quando si viene raggiunti allo scadere, quando già si pregusta la vittoria finale.
Ma il contraccolpo non c’è stato e ogni fantasma è stato scacciato con un ottimo supplementare, gestito senza sbavature e sapendo leggere la gara in ogni frangente, senza forzare il tiro quando non necessario e utilizzando la fisicità dei capitolini a proprio vantaggio, attaccando il canestro per cercare e trovare falli preziosi o punti pesanti.
Un Nuovo Basket Aquilano che comincia dunque con il piede giusto il campionato interregionale di serie B, il secondo della sua storia recente. E, per quanto visto stasera, l’obiettivo playoff auspicato dal presidente Nardecchia in una recente intervista, potrebbe rivelarsi tutt’altro che una chimera.
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