L’Aquila, le minoranze contro Biondi: 36mila euro ad un’agenzia di comunicazione di Milano per un Piano Regolatore che non c’è

L’Aquila, le minoranze contro Biondi: 36mila euro ad un’agenzia di comunicazione di Milano per un Piano Regolatore che non c’è
28 Giu 2023
di Fabio Pelini
Che l’amministrazione Biondi non si contraddistingua per capacità pianificatoria è un dato che appare abbastanza evidente, ma per chi volesse avere una controprova basterebbe ricercare negli atti amministrativi del centrodestra aquilano qualcosa che possa ricondurre al nuovo Piano Regolatore Generale. Il solerte ricercatore non troverebbe niente, o quasi. Tuttavia, l’amministrazione del capoluogo non vuole certo passare per inerte e ha così pensato bene di cominciare dal curare la comunicazione, anche se non si capisce bene di cosa. Il tutto, ovviamente, a spese del contribuente. Parte da qui la conferenza stampa delle minoranze al Comune dell’Aquila, che hanno voluto porre l’accento su una vicenda che, da quando il sindaco Pierluigi Biondi si è insediato, torna periodicamente a scuotere la città. O almeno quella parte che non si accontenta di un’urbanistica episodica e di un orizzonte strategico annichilito dal giorno per giorno.
Stefania Pezzopane, consigliera comunale del Pd, è stata la prima a prendere la parola e ad entrare in medias res: “Abbiamo dato ampia disponibilità a ragionare sul futuro dell’Aquila e più volte rilanciato sulla necessità di un vero e potente Prg ma, dopo un anno, registriamo lo stesso stallo dei cinque anni precedenti. Non si vuole programmare, non si vuole pianificare, si procede con varianti e variantine”. Già, ma cosa è accaduto di nuovo? “In questo scenario incerto, troviamo inopportuno e grave l’incarico di comunicazione assegnato, con determina dirigenziale n. 2687, tramite procedura diretta e senza nessuna ricerca sul territorio. È  stata scelta l’agenzia di comunicazione ANUSUAL con sede a Milano, che non ha esperienza di comunicazione istituzionale e nello specifico di pianificazione, programmazione e di piano regolatore” ha affondato il colpo la Pezzopane. D’altra parte, si parla di oltre oltre 36mila euro in affidamento diretto. Per la comunicazione di cosa? La domanda sorge spontanea. La consigliera dem, però, se ne è posta anche altre: “Qual è il curriculum e l’esperienza di questa società? Ma in campagna elettorale non dicevano prima gli aquilani?”.
Il consigliere Paolo Romano (L’Aquila nuova) ha voluto ricostruire in breve i sei anni di amministrazione Biondi con focus sull’Urbanistica: “L’assessorato all’urbanistica ha avuto tre assessori in quota Lega in sei anni, ma non ha prodotto nessun atto sul Nuovo PRG, tanto da citare nelle premesse della determina di affidamento alla società di Milano solo gli atti prodotti dalla precedente amministrazione. E’ di qualche mese fa l’affidamento di ulteriori 3 anni all’INGV per lo studio sulla microzonazione sismica: ma se si deve completare il lavoro iniziato dall’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia prima di procedere all’adozione del PRG, a cosa serve fare adesso l’affidamento ad una società di comunicazione?”. Romano ha inteso allargare lo sguardo a quello che appare sempre più un modus operandi del governo cittadino e cioè la necessità di comunicare. Ha proseguito Romano: “Dopo un rapido controllo sugli atti abbiamo scoperto che, solo nel biennio 2022/2023, è stato speso quasi mezzo milione per la comunicazione istituzionale: è chiaro che la questione debba essere approfondita in commissione di Vigilanza e Controllo”. Più che una promessa, è sembrato un vero e proprio guanto di sfida.
Anche il consigliere Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa) annuncia battaglia: “La V commissione servirà proprio per fare luce su tutti questi interrogativi, per capire le competenze in materia di comunicazione sulla pianificazione urbanistica di questa agenzia di comunicazione e se la stessa abbia già ricevuto dall’amministrazione altri incarichi in passato”.
Al consigliere Alessandro  Tomassoni (Il passo possibile) è toccato il compito di tirare le fila rispetto a una vicenda sulla quale l’amministrazione dovrà necessariamente offrire delle risposte: “Sulla redazione del nuovo PRG è incomprensibile la scelta di spendere cifre ragguardevoli per la comunicazione prima ancora della sua adozione: ciò avrebbe senso nel momento in cui si necessitasse di osservazioni da parte dei cittadini, e al momento non è così”.
Al netto della polemica politica, che ai cittadini può interessare il giusto, l’interrogativo che resta sul campo è sempre lo stesso: dopo promesse, proclami, incontri propedeutici e soldi per la comunicazione, vedrà mai la luce nell’èra Biondi il nuovo Piano regolatore generale? Visti i rumors sempre più frequenti di una candidatura alle Europee del 2024 dell’attuale Sindaco, il tempo rimasto sembra davvero un’inezia.

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