Revoca della Cittadinanza Onoraria a Mussolini: Un Atto di Valori Democratici e Antifascisti
Esattamente 100 anni fa, nel 1924, Benito Mussolini veniva insignito del titolo di cittadino onorario di Giulianova. Da allora, il nome del Duce era rimasto nell’«Albo d’oro» del comune rivierasco. Tuttavia, un secolo dopo, una rilettura critica della storia ha portato l’amministrazione comunale di centrodestra a revocare tale riconoscimento, su iniziativa di una mozione presentata dalla lista unitaria della sinistra.
La mozione, discussa in consiglio comunale e firmata anche dal sindaco di centrodestra Jwan Costantini, ha ottenuto un voto unanime dopo una vivace discussione. Il sindaco ha definito l’opposizione alla revoca come “inutile”, sottolineando che Mussolini è morto 79 anni fa e che, pertanto, il dibattito non dovrebbe distrarre dai progetti concreti per la città.
Questo provvedimento, sebbene bollato da alcuni estremisti di destra come un’esercitazione ideologica, rappresenta un importante passo avanti nella riaffermazione dei valori democratici e antifascisti. La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini non è solo un atto simbolico, ma un chiaro segnale dell’impegno di Giulianova nel ricordare e rispettare la storia, ribadendo al contempo i principi fondanti della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza.
La decisione di Giulianova potrebbe ora fare da apripista in Abruzzo, dove altri comuni hanno conferito onorificenze simili a Mussolini. Questo movimento potrebbe stimolare un necessario riesame delle onorificenze concesse durante il periodo fascista, contribuendo a una più profonda riflessione storica e politica.
Le reazioni positive non sono mancate. Luciano D’Amico, rettore emerito dell’Università di Teramo e attuale capogruppo delle opposizioni in Consiglio regionale, ha elogiato il sindaco e il consiglio comunale di Giulianova per un atto «tutt’altro che anacronistico». Ha sottolineato come questa decisione riaffermi i valori democratici e antifascisti, fondamentali per il Paese e il territorio abruzzese.
Anche Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha apprezzato la decisione, pur criticando l’uscita dall’aula di una consigliera del centrodestra durante il voto. Secondo Acerbo, questo comportamento ha confermato l’incompatibilità di alcune posizioni politiche con i valori antifascisti che la mozione intendeva riaffermare.
In conclusione, la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte del comune di Giulianova rappresenta un importante atto di riaffermazione dei valori democratici e antifascisti. Questo provvedimento, sebbene trovi ancora qualcuno che trova il coraggio di contestarlo, è un passo necessario per mantenere viva la memoria storica e promuovere una riflessione critica sul nostro passato, garantendo che i principi di libertà e democrazia rimangano al centro della nostra società.