C’è un altro indagato, per cessione di un medicinale di tipo oppiaceo.
“Stamani è stata eseguita una perquisizione in Campania – ha aggiunto Cantone- nei confronti di un giovane che riteniamo essere colui che ha venduto il medicinale. Non risponde dello stesso reato di istigazione o aiuto al suicidio perché lui non era in grado ovviamente di conoscere la ragione per la quale Prospero lo ha utilizzato”.
La famiglia del giovane ha rigettato dall’inizio l’ipotesi suicidaria, convinta che vi sia qualcuno dietro la morte di Andrea.