di Alessandro Tettamanti
Potevano essere altri due punti rosicchiati alla Samb e invece così non é stato.
In uno stadio Gran Sasso già triste per le porte chiuse, dovute agli incidenti di due settimane fa, a fine partita la delusione é indubbiamente l’emozione più diffusa. Non solo perché la distanza dai marchigiani – oggi nuovamente fermati a Roma sul pareggio a reti bianche – resta quella di dieci punti, ma anche perché al secondo posto ora L’Aquila è stata raggiunta dal Teramo.
Nel primo pareggio casalingo della stagione, in particolare pesa una falsa partenza degli uomini di De Feudis, che hanno preso gol su calcio d’angolo dopo appena sei minuti, lasciando saltare Mazzarani incontrastato sul primo palo. A quel punto L’Aquila si è trovata di fronte al difficile compito di rimontare, senza il suo pubblico, una squadra partita già difendendosi a cinque in fase passiva e che ha passato un tempo intero in dieci dietro la linea della palla.
Un compito riuscito solo a metà, con il gol su rigore trasformato da Banegas al 22′, al suo 13esimo sigillo stagionale, arrivato dopo una percussione a tutta birra di Sereni sulla sinistra che ha passato la palla proprio all’argentino al limite dell’area che poi è andato a terra toccato da Vechiarello.
A quel punto, tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, i rossoblù hanno avuto il loro momento migliore e avrebbero potuto ribaltarla, in particolare al 41’ quando é arrivato anche il gol di Misuraca, annullato però per un precedente, quanto dubbio, fallo di Scognamiglio (oggi preferito ad Alessandretti) in area.
La squadra di De Feudis è tornata poi in campo col piglio giusto sfiorando nuovamente il gol con Sereni al 48′ che, servito da Misuraca, e’ arrivato fino in fondo all’out sinistro e ha tirato sul primo palo con Pompei che però ha chiuso bene lo specchio della porta.
Poi, a parte un paio di trattenute dubbie in area ospite in conseguenza di calci piazzati, più niente o quasi, con l’Atletico Ascoli che chiude bene ogni spazio pensando solo a difendersi, come deve fare una squadra preparata che ha studiato bene l’avversario e vuole portare un punto a casa da L’Aquila. Un Atletico Ascoli bestia nera dei rossoblù, mai battuto negli ultimi anni dagli aquilani, che in quattro gare hanno rimediato con loro tre pareggi e una sconfitta.
E proprio la sconfitta rimediata nel girone di ritorno dell’anno scorso da Mister Cappellacci può servire per interpretare le scelte odierne di De Feudis, che non ha voluto rischiato tutto, scegliendo di non inserire un quarto attaccante nel finale. Scelta che l’anno scorso Cappellacci invece aveva fatto rimediando il gol della sconfitta in contropiede al 90′.
“Sono rammaricato ma mi tengo il punto, partite come queste se vuoi vincerle a tutti i costi finisci per perderle”, spiegherà in conferenza stampa il mister originario di Bisceglie, comunque “soddisfatto” della prestazione dei suoi, considerando anche la “non facile condizione delle porte chiuse”.
De Feudis che, oltre a Scognamiglio, nell’undici iniziale ha preferito Maglione al posto di Del Pinto, ritrovando Michielin tra i pali. Si è sentita molto invece, sia in fase difensiva che offensiva, l’assenza dello squalificato Gueli, rimpiazzato da un Savor oggi non proprio all’altezza.
Una delusione, quella di oggi, resa ancor più forte dalla possibilità, sprecata, di poter sfruttare al meglio il doppio turno casalingo. Domenica prossima infatti, in un Gran Sasso nuovamente aperto, arriverà il Roma City, che i rossoblù dovranno affrontare però senza Sereni, oggi fermato al 77′ da uno strappo muscolare. Una brutta notizia per De Feudis, che stava per sostituirlo, visto le prestazioni che l’ala sinistra modenese sta fornendo dal suo arrivo nel Capoluogo.
Raggiunta dal Teramo e con l’obiettivo primo posto, oggi, ancor più lontano, ora L’Aquila deve riuscire a restare concentrata se vuole conservare la seconda piazza e puntare a vincere nuovamente i play off. Se l’anno scorso infatti i rossoblù sono rimasti in competizione col Campobasso fino alla penultima giornata, sfornando così buone prestazioni fino a giugno, quest’anno, senza praticamente più l’obiettivo promozione, si trovano di fronte una situazione nuova , in cui trovare gli stimoli potrebbe risultare più complicato.
In tal senso di certo quello visto oggi contro l’Atletico Ascoli è un passo indietro rispetto al primo tempo visto a Fermo, in cui dopo lo schiaffo preso contro la Samb, la squadra ha dimostrato di voler e poter lottare ancora.
“Questione di episodi” secondo De Feudis, visto i due gol trovati nelle marche nella prima frazione che hanno sicuramente “messo in discesa la partita”.
“Episodi” che però – in chiave secondo posto – sarà meglio far girare maggiormente a favore dell’Aquila nel prossimo turno.
IL TABELLINO
L’AQUILA 1927 – ATLETICO ASCOLI: 1-1
RETI: 6’ Mazzarani, 23’ Banegas
L’AQUILA 1927: Michielin, Barberini, Scognamiglio, Sereni (77’ Giampaolo), Belloni (81’ Persano), Banegas, Tropea (57’ Di Santo), Maglione (75’ Del Pinto), Savor, Brunetti, Misuraca ALL: De Feudis Michele
ATLETICO ASCOLI: Pompei, Nonni, Mazzarani, Severini, Olivieri, Maio (91’ Didio), Minicucci (69’ Coquin), Vechiarello, Feltrin, Camilloni, Ascoli ALL: Seccardini Simone
AMMONIZIONI: 30’ Scognamiglio, 63’ Vechiarello, 89’ Persano, 89’ Severini
ARBITRO: Salvatore Fresu sez. Sassari
ASSISTENTI: Niccolo’ Agostino sez. Roma 1, Leonardo Valenti sez. Roma 2
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