Progetto NEO 2024: quattro nuovi abitanti in Valle Subequana

Progetto NEO 2024: quattro nuovi abitanti in Valle Subequana
17 Dic 2024
Si è svolta la Giornata di chiusura del Progetto NEO 2024 Abitare la Valle Subequana nella Comunità Montana Sirentina a Secinaro (AQ).
Il progetto ha prodotto 4 nuovi abitanti nella Valle Subequana, tra i 7 partecipanti.
Dei 7 NEO partecipanti, 4 si sono, infatti, fermati a vivere nella Valle Subequana al termine del progetto.

Il bilancio del Progetto 2024: ampliamento a 9 Comuni ospitanti dai 7 originari,18 candidature e 7 partecipanti, 4 case messe a disposizione dalle amministrazioni, 9 eventi formativi itineranti;  5 articoli pubblicati, quasi 200 interviste alle popolazioni, 2 progetti messi in campo sul territorio.

Il progetto è sostenuto da Hubruzzo Fondazione Industria Responsabile e condotto dall’associazione Montagne in Movimento (MIM), in collaborazione con Ufficio speciale per la Ricostruzione dei Comuni del cratere (USRC), i Comuni di Acciano, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Secinaro e Tione degli Abruzzi, con il supporto tecnico scientifico della Fondazione OpenPolis.

Alla giornata conclusiva hanno partecipato: i Sindaci di Fontecchio e Gagliano Aterno, la Fondazione Hubruzzo, Mim, OpenPolis, l’Ufficio Speciale per la ricostruzione e i NEO abitanti che hanno raccontato la loro esperienza.

“Il bilancio del progetto Neo è buono con 4 persone su 7 che hanno deciso di rimanere a vivere in Valle Subequana. C’è chi ha già trovato un lavoro e chi lo sta cercando, ma avendo la volontà di rimanere in questo territorio”, ha detto Raffaele Spadano presidente di MIM nel corso dell’incontro. “Questo è un progetto sperimentale, che si si costruisce ad ogni edizione. Nel 2024 abbiamo capito che il percorso proposto deve essere ancor più individualizzante per proporre ai partecipanti attività attinenti alle proprie attitudini, insieme alla classiche sessioni di formazione collettiva”.

La formazione proposta nell’ambito del Progetto 2024 è stata incentrata sui seguenti temi:
Interpretazione del territorio con l’aiuto dei dati (OpenPolis); “Abitare” come pratica di cura; Cultura e sviluppo locale dell’Abruzzo interno; Innovazione con senso; Storia dell’economia dell’Appennino centrale; Ri-generazioni e processi di trasformazione e movimenti partecipativi nelle aree fragili; Transizione energetica; Hackeraggio giuridico, economico e culturale; Progetti di rigenerazione nei piccoli paese di montagna.

“Questa esperienza ha avuto un valore importante, sia per i contenuti trattati relativi allo sviluppo del territorio e in particolare sul tema dell’abitare che pone l’attenzione sulle potenzialità ancora inespresse degli immobili ricostruiti e l’uso degli spazi restituiti alla collettività”, ha detto Valerio Vitucci Usrc.

Vittorio Alvino di Openpolis: “Dalla ricerca è emersa una ricostruzione che entra nella fase conclusiva, che presenta però un patrimonio immobiliare ricostruito, ma con paesi e case vuote. Lo spreco di patrimonio è il tema di riflessione su cui si sta lavorando, a fronte di una richiesta emergente di persone che vogliono venire ad abitare nella Valle a cui ancora non si riesce a dare risposte concrete. L’abitare è attualmente un nodo negativo che, invece, deve trasformarsi in una chiave di sviluppo del territorio”.

Sergio Galbiati Fondazione Hubruzzo: “Siamo soddisfatti del sostegno dato anche quest’anno a NEO, un’iniziativa volta a contrastare lo spopolamento e stimolare la co-creazione di nuovi immaginari. Ci aspettiamo che questo progetto, non solo generi un impatto sociale ed economico positivo, ma favorisca anche un dialogo costruttivo e continuo tra tutti gli attori coinvolti, per costruire insieme un futuro che risponda alle esigenze del territorio e sia più inclusivo, dando voce alle visioni di chi quel territorio lo abita”.


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