“Ero già intervenuto l’8 marzo a nome del PD per denunciare la grave, illegittima decisione di spostare dall’Aquila a Pescara la sede istituzionale regionale della Confindustria.” dichiara il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.
“Eravamo alla vigilia delle elezioni regionali e avevo chiesto un sussulto di dignità alle istituzioni e alle forze politiche aquilane perché scongiurassero una decisione sbagliata e offensiva. Offensiva e sbagliata perché in nessuna parte d’Italia la Confindustria ha la propria sede al di fuori del capoluogo di Regione e perché l’operazione è avvenuta senza rispettare le regole dell’Associazione, senza riconoscere il ruolo e il peso decisionale che lo Statuto assegna alla
struttura aquilana, e con tanti, troppi punti oscuri sul rispetto del quorum e sulla legittimità della votazione.”
“Condivido la rabbia e l’indignazione del Presidente Frattale” – prosegue Pietrucci – “che – a nome dell’ANCE, lottando con
dignità e coerenza per tutelare la dignità e la rappresentatività delle associazioni locali – annuncia ancora, in queste ore, di voler portare fino in fondo una “battaglia di principio per il ripristino della legittimità degli atti e dei pesi all’interno della realtà confederale”.”
“Nonostante le minacce e il ricorso ai Probiviri per tentare inutilmente di intimidirlo, il Presidente aquilano, rilancia la sfida in nome della trasparenza, del diritto, e rivendicando la funzione dell’ANCE dell’Aquila che nel passato – nonostante sia cresciuta più di altre in termini qualitativi e quantitativi, a seguito della drammatica esperienza del terremoto e dello straordinario processo di ricostruzione – in modo corretto, unitario e solidale ha sempre operato secondo l’antica consuetudine di simmetrica composizione degli organismi dirigenti e di turnazione degli incarichi di vertice tra le quattro province in misura uguale, pur nelle sostanziali differenze e dimensioni.”
“Insieme all’ANCE chiedo a tutti i rappresentanti politici, istituzionali e sociali della città di assumere una posizione ferma contro questo “colpo di mano” e di adoperarsi per scongiurare lo spostamento della sede di Confindustria a Pescara. L’Aquila non ha proprio bisogno di questa ennesima offesa e di una politica ostile che – senza confronto e consenso – vuole imporre le sue scelte sbagliate.”, conclude il consigliere.
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