Non basta un grande Nuovo Basket Aquilano, al PalaAngeli è sempre Carver di misura

Non basta un grande Nuovo Basket Aquilano, al PalaAngeli è sempre Carver di misura
19 Ott 2025

di Fabio Pelini

Che fosse una partita ostica, era chiaro a tutti fin dalla vigilia: la Carver Roma Cinecittà dispone di un roster di qualità, e le tre vittorie consecutive rappresentavano un biglietto da visita importante. D’altra parte, c’era da scommetterci che il Nuovo Basket Aquilano avrebbe messo tutto quel che ha, davanti ai suoi tifosi, e con tali premesse il PalaAngeli di questa sera non poteva che rivestirsi di passione ed entusiasmo, per spingere i colori biancoblù verso una vittoria di prestigio contro i primi della classe, accreditati tra i favoritissimi per il successo finale.

E il sogno della vittoria il Nuovo Basket Aquilano l’ha cullato fino alla fine, ed ha cominciato a sentirlo come un desiderio che si avvera quando a meno di 5 minuti dalla fine, per la prima volta in un match combattutissimo, ha staccato i capitolini di 8 lunghezze. Vantaggio effimero, però, perché alla fine a uscire con i due punti nel carniere è stata la Carver Roma, sempre più capolista della Conference Sud division E.

Può essere sintetizzata così la quarta giornata di andata del campionato di serie B interregionale, nella quale L’Aquila, dopo un tempo supplementare, ha dovuto cedere il passo alla Carver Cinecittà con il punteggio di 72-75 (24-19, 34-35, 56-54, 66-66 i progressivi nei tempi regolamentari).

Dicevamo, è stata una partita straordinaria, giocata punto su punto, in un clima incandescente, come spesso avviene quando al PalaAngeli arriva la squadra romana. Il copione sembra infatti essere sempre pressappoco lo stesso: nel dicembre di due anni fa, i capitolini si imposero con il punteggio di 74-72, dopo una gara tesissima, con tanto di rissa sfiorata nel finale dopo lo scontro tra Leonardo Galli e Giulio Antonini, che costò a quest’ultimo la rottura del setto nasale. Tra l’altro oggi, Galli e Antonini erano entrambi presenti al PalaAngeli, il primo in campo, il secondo sugli spalti a sostenere i vecchi compagni del Nuovo Basket Aquilano.

Sempre in campionato e sempre ad ottobre, nella stagione scorsa e giusto un anno fa, la squadra della capitale espugnò il PalaAngeli in un match, manco a dirlo, combattutissimo, terminato ancora una volta con l’affermazione di misura sempre della Carver, quella volta per 60-58.

Insomma, la tradizione negativa per i colori aquilani continua, anche se stasera c’è davvero poco da rimproverare ai ragazzi di coach Federico D’Addio, scesi sul parquet con una palpabile voglia di regalare una vittoria al caloroso pubblico aquilano. La squadra del capoluogo abruzzese sapeva che solo con una gara quasi perfetta avrebbe avuto chances di vittoria contro i romani, e l’interpretazione della partita è sembrata essere subito temprata su concentrazione e agonismo. Pronti via e la partita si è rivelata subito molto fisica e dalle marcature asfissianti, elementi che hanno contribuito a rendere il clima incandescente già dal primo quarto di gioco, nel quale a dare spettacolo nello spettacolo ci hanno pensato Andrea Martino e Kurt Cassar, protagonisti di un appassionante duello. Il maltese, insieme a Leo Cecchi, è partito alla grande, dimostrandosi ancora una volta tiratore di prima scelta.

Nella seconda frazione, parallelamente alla crescita dell’agonismo in campo, sono calate le percentuali realizzative, in una gara giocata sempre punto su punto, ma con pochi canestri, tanto che le due squadre sono andate a riposo con soli 26 punti in totale realizzati.

Alla ripresa, la musica non è cambiata e il match si è mantenuto vivo su un equilibrio di rara intensità, dal quale si è capito che il match sarebbe potuto cambiare solo nella gestione dei falli, tanto quelli individuali quanto quelli di squadra. E infatti, l’esito non poteva che giocarsi sul filo della tenuta nervosa, al punto che alla fine della gara si conteranno un numero di falli tecnici e antisportivi difficilmente riscontrabili in altre occasioni.

Nella quarta frazione, dopo un mini break che ha portato L’Aquila sul +8 a cinque minuti dalla fine, quasi immediata è arrivata la reazione della Carver, giunta a -1 a 3:20 dal termine, e sul pareggio definitivo del 66-66 a 1:23 dalla fine, con i tempi regolamentari chiusi così.

Nell’overtime, dinanzi ad un Nuovo Basket Aquilano rimasto privo per 5 falli prima di Kurt Cassar nel finale di quarta frazione, poi di Leo Cecchi ad inizio supplementare, la Carver ha approfittato del quintetto aquilano rimasto privo di quella fisicità (e qualità) determinante per tenere testa alla corazzata romana. Il Nuovo Basket Aquilano ha generosamente continuato a lottare, tenendo la partita viva fino alla fine, con il rammarico, però, dell’utilizzo forse tardivo di un buon tiratore come Tommaso Santomaggio, rimesso in campo quando il match era ormai scivolato via.

Resta l’amarezza per una grande partita giocata dal Nuovo Basket, con una concentrazione alta per tutti e cinque i tempi disputati, ma che di fronte alla qualità della squadra romana purtroppo non sono bastati.

Nuovo Basket Aquilano – Carver Cinecittà Roma: 75-72 dts (24-19, 34-35, 56-54, 66-66)
N.B.A.: Ronca n.e., Bologna n.e., Compagnoni 9, Di Paolo 13, Nardecchia 6, Santomaggio 2, Alfonsetti, Tartamella 5, Cecchi 18, Cassar 19, Cabas n.e., Rita.
All.: D’Addio, Ass.: Di Sabbato, DT: Nardecchia P.
CARVER: Orman 2, Scianaro 19, Taflaj n.e., Lucarelli 8, Martino 19, Maiolo 4, Galli 10, Pagnanelli 8, Converso 3, Colagrossi 2.
All.: Briscese

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