di Alessandro Tettamanti
E’ l’anno della Sambenedettese. La vittoria per 3-0 di oggi al Gran Sasso lo certifica mettendo fine al sogno di rimonta di una L’Aquila 1927 – ora a un siderale -12 dalla vetta – che nel primo tempo va vicina al vantaggio, ma nel suo momento migliore, al 35’, prende il gol di Chiatante, dopo il quale i rossoblù di De Feudis non riescono a reagire, anche perché al primo minuto del secondo tempo arriva anche il raddoppio di Guadalupi che è il colpo di grazia per L’Aquila, che poi, nel tentativo di risalire la china, appare confusa e prende anche la terza rete dallo scatenato Keryota al 76’.
Domenica che poi viene rovinata nel dopo gara caratterizzato dagli scontri tra le due tifoserie. Succede questo: la forza pubblica, dopo il fischio finale, sceglie di far uscire lo spicchio di tifosi marchigiani presenti in tribuna – che nel frattempo si stava prendendo a male parole con gli aquilani – dal piccolo cancello che separa gli spalti dal campo facendoli così passare in mezzo al campo, e aprendo di conseguenza il cancello giallo della curva ospite per farli rientrare da quel settore. Questo ha dato però la stura all’invasione di campo, da quel cancello, da parte dei tifosi della Samb, a cui poi è seguita quella dei locali. Ne è maturato un brutto spettacolo di violenza caratterizzato da un numero di agenti del tutto insufficiente per gestire la situazione. Una frittata di cui si valuteranno le conseguenze nei prossimi giorni e destinata a far parlare.
Una coda che si sarebbe potuta e dovuta evitare e che fa male a tutti, al termine di una gare molto bella (da serie C) ed equilibrata nel primo tempo, quando le squadre si sono affrontate a viso aperto .
Dopo un inizio di marca Sambina (con un ‘opportunità per Keryota propiziata da un errore di Di Santo) è la squadra di De Feudis, oggi senza Capitan Brunetti, fermato da un risentimento durante il riscaldamento, a uscir fuori grazie in particolare alla qualità di Misuraca e Sereni.
Al 13’ proprio una combinazione Misuraca-Sereni porta quest’ultimo al tiro ravvicinato, ma Orsini fa un grande intervento e respinge in angolo salvando i marchigiani.
Al 32’ , un attimo prima del vantaggio Samb, L’Aquila di nuovo vicino al gol con Belloni che non arriva per un soffio sul pallone e con un batti e ribatti che poi si genera in area, in cui i rossoblù perdono l’attimo per metterla dentro.
Proprio la difficoltà a pervenire al gol è sembrata nuovamente il limite dell’Aquila, che non prova mai il tiro da fuori e non è capace di sfruttare i tanti corner procuratisi, con d’altronde una Samb attentissima e solida in difesa che è riuscita ad ingabbiare Banegas, oggi sostanzialmente inoffensivo come pure Belloni.
Così, due minuti dopo la seconda chance per andare in vantaggio, sono i marchigiani che sfruttano un ribaltamento di fronte che viene finalizzato da Chiatante che raccoglie la sponda di Eusepi e tira a un metro dalla porta: Michilien respinge, ma oltre la linea perdendo l’imbattibilità che durava da sette partite.
Nei restanti dieci minuti la Samb si abbassa, ma L’Aquila non riesce ad essere efficace. La mazzata arriva al ritorno in campo, con l’istantaneo 0-2 di Guadalupi che raccoglie un cross di Keryota e mette la palla sul palo opposto chiudendo di fatto la gara.
De Feudis prova a inserire maggiore gamba a centrocampo togliendo Barberini ed inserendo Maglione, con Misuraca che va al centro del campo.
Al 64’ Belloni, oggi piuttosto evanescente, va per la prima volta al tiro da fuori alzando sopra la traversa. Un minuto dopo viene sostituito da Persano e il cambio coinvolge anche Del Pinto che esce per Zuccherato.
Al 69’ un Alessandretti che per giocare ha stretto i denti dopo la contrattura rimediata a Recanati, sfiora l’autogol di testa colpendo la traversa.
Al 71’ De Feudis prova il tutto per tutto facendo entrare Giampaolo al posto di Misuraca e varando un disperato 4-2-4 con quattro under in campo. Proprio uno dei 2 però, Zuccherato, al 76′ commette l’errore che permette a Keryota di piazzarla da destra sul secondo palo e chiudere definitivamente la partita.
Nonostante la sconfitta L’Aquila resta sola al secondo posto a due lunghezze da Teramo e Chieti. Samb a un passo dalla vittoria del campionato con dodici punti di vantaggio da gestire nelle tredici gare rimanenti giornate.
“DE FEUDIS: RIPARTIAMO DAL BUON PRIMO TEMPO, ONORE ALLA SAMB”
“Primo tempo equilibrato, poi nel secondo abbiamo reagito in maniera confusionale e il terzo gol ha chiuso la gara”, l’analisi secca di Mister De Feudis a fine gara.
E adesso L’Aquila è a -13, fine di una rincorsa quasi impossibile: “Paghiamo il colpo della sconfitta, poi martedì ricominciamo, i giocatori sono dei professionisti e continueremo il campionato nel migliore die modi possibili. Dobbiamo ripartire dal primo tempo di oggi”.
Per De Feudis non c’è stata un’inferiorità atletica dell’Aquila: “E’ il 2-0 – commenta il mister rossoblù – che ti porta a correre di più. Dispiace per aver perso Brunetti, con Alessandretti fuori forma per l’infortunio, ma non ci sono scuse, onore alla Samb”.
Sono mancate oggi le giocate di Banegas: “Le giocate le trovi quando sei in fiducia, purtroppo il 2-0 è stato il colpo di grazia”.
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