di Alessandro Tettamanti
Sono passati tre anni da quando Giovanni Cialone è prematuramente scomparso all’età di sessantanove anni. All’Aquila il suo impegno politico, prima di tutto nell’ambientalismo, ha lasciato un impatto così forte che tutt’oggi continua a produrre effetti, risultati e dibattiti, in particolare per la sua capacità pionieristica di introdurre temi nuovi per il territorio e per la sua straordinaria sensibilità e concretezza progettuale.
Rientra di certo in questo suo portato il senso della targa che l’Amministrazione ha annunciato di volergli dedicare, significativamente presso la riserva regionale delle sorgenti del fiume Vera, a Tempera (Aq).
“La sua passione e il suo impegno per la difesa e la tutela della natura andavano oltre la politica o le appartenenze – afferma in una nota il Primo cittadino Pierluigi Biondi insieme agli assessori Fabrizio Tarante e Paola Giuliani – e con convinzione dopo l’insediamento del 2017 – continua Biondi – confermai la sua partecipazione al Comitato di gestione della Riserva del Vera. Onorarlo in quel luogo ha un valore simbolico per ciò che ha fatto e mantenere viva la sua attività a favore di uno degli angoli più preziosi, sotto il profilo naturalistico, del nostro territorio”.
“Bene la targa a Giovanni Cialone legata alla Riserva del Vera”, affermano congiuntamente Luca D’Innocenzo e Maura Vaccarelli suoi compagni di molte battaglie. “La riserva del Vera – continuano i due – è un progetto cui Giovanni ha creduto molto, già dal percorso di trasformazione del Parco Territoriale Attrezzato del Vera, istituito nel 1983, alla Riserva, istituita nel 2004 e la cui gestione comunale, in vigore dalla legge regionale del 2012, ha visto Giovanni protagonista già dal primo Comitato di Gestione individuato dalla Giunta Cialente nel 2017″.
“Per Giovanni Cialone – proseguono D’Innocenzo e Vaccarelli – l’instancabile impegno sui beni naturali e su quelli culturali e sul legame tra questi e le attività umane, in particolare le attività agrosilvopastorali, non erano un impegno ‘altro’ rispetto alla politica, ma facce concrete del suo costante protagonismo politico”.
“L’augurio è che la meritevole targa a Giovanni Cialone nella Riserva del Vera sarà accompagnata da una continua valorizzazione delle Linee guida per la conservazione della Riserva e delle azioni proposte cui Giovanni si è molto dedicato: dal recupero architettonico per l’utilizzo in funzione della Riserva degli opifici, al lavoro sugli ambienti acquatici con la collaborazione dell’Università, alla sinergia con il Parco del Gran Sasso per i legami d’acqua, faunistici e della sentieristica, all’idea del Parco Agrario Periurbano a tutela delle specificità agricole connesse alle acque della zona e per fermare la pressione edilizia e antropica su aree a forte vocazione agricola”.
“Ricordare e riconoscere l’impegno di Giovanni Cialone – concludono – significa innanzitutto riconoscerne il legame tra impegno politico e concretezza progettuale, che lo ha accompagnato in tutta la sua vita”.
“La targa è cosa giusta e doverosa – ci tiene ad affermare Enrico Perilli ex consigliere comunale molto vicino a Cialone e le sue battaglie -. E’ doverosa perché Giovanni ha dato molto al territorio sia in termini culturali, perché ha parlato per primo di ambientalismo scientifico, sia in termini prettamente politici, perché è stato un militante con un appartenenza precisa, in cui collocava l’ambientalismo all’interno dell’anticapitalismo”.
“Ma ha fatto tutto questo sempre con un atteggiamento di grande empatia, da lui non ho mai sentita una parola fuori posto, facendo della correttezza e l’onesta le sue bandiere. E’ stato un pioniere per la sentieristica, lo slow food, le aree protette, le riserve , la battaglia contro il poligono a San Vittorino, innescando tutta una serie di processi che stanno andando ancora avanti”, conclude Perilli.
Lo ricorda con commozione anche Alfonso De Amicis, anche lui amico e compagno di lotte di Cialone, storico esponente della sinistra locale, radicato proprio nel territorio di Tempera.
“Quando Biondi fu eletto Giovanni andò dal sindaco rassegnando le sue dimissioni e lui gli disse di rimanere”, ricorda De Amicis.
“Con Giovanni ci conoscevamo dalla metà degli anni 70’. Lui è stato il primo a introdurre il problema dei rifiuti all’Aquila e ad affrontarlo in maniera innovativa, tanto che fu assessore con la giunta Centi e si dimise per divergenze sull’ubicazione della discarica sul territorio Paganica. Però al tempo non si disse che quella discarica serviva solo in parte, perché lui aveva più volte illustrato in Consiglio comunale il progetto di affrontare i rifiuti in maniera organica con la raccolta differenziata”.
“Voglio anche raccontare un aneddoto – continua de Amicis – . A Inizio anni 2000, fu presentato all’Aquila il rapporto Barberi sugli edifici a rischio in caso di terremoto. Due volumi furono dati all’archivio di Stato, fu lui stesso a portarli. Mi disse che essendo passati altri 300 anni, sarebbe potuto toccare a noi un nuovo terremoto …”.
“Poco prima di morire aveva iniziato ad affrontare a modo suo il tema della decrescita, quella di Latouche per intenderci. Giovanni diceva che era arrivato il tempo di affrontare il problema dell’abbondanza e della rapina che le società occidentali fanno nei confronti del Terzo mondo e quindi della necessità di rivedere il nostro modo di vita e di consumo. Purtroppo però non ha potuto affrontare bene questi temi perché è scomparso”.
“Noi abbiamo fatto militanza insieme in Legambaiente , per le giornate contro lo smog, per slow food. Giovanni affrontatava tutto questo sempre con uno sguardo che permetteva di alzare l’asticella della comprensione e della critica, e permetteva a tutti noi di porci con l’atteggamento giusto che bisogna avere verso queste problematiche”.
Abruzzo Sera è anche su Whatsapp.
Iscriviti al nostro canale per essere sempre aggiornato.
In primo piano
Taranta e Fiucci all'Avvocato del diavolo. L'assessore: "A breve foresta urbana a Pile e piazza d'acqua a Valle Pretara"
L’Avvocato del diavolo è il format politico di Abruzzo Sera, condotto ogni settimana dal Direttore Fabio Pelini. Ospiti della 14ma puntata stagionale […]
L'Aquila capitale della cultura 2026: Lancia e Tursini sostengono l'Orchestra jazz che vorrei
Sabato 22 marzo, alle ore 15:00, l’aula magna del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila tornerà a risuonare delle note dell’Orchestra Jazz […]
Brunori Sas a Roma: un ritorno all'autenticità e alla forza del cantautorato
di M.A. Il 19 marzo, il Palazzo dello Sport di Roma ha accolto un Brunori Sas in splendida forma: ironico […]