Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di AVS Sulmona
Luca Tirabassi non era ancora nato quando, negli anni ’60, a Carosello, veniva trasmessa la famosa pubblicità del confetto Falqui, un lassativo, che si concludeva immancabilmente con la frase: “Falqui? Basta la parola!”.
Il ministro della Giustizia Nordio, però, quella pubblicità deve ricordarla bene, se non altro per ragioni anagrafiche. E proprio Nordio deve aver somministrato a Tirabassi una buona dose di confetto Falqui se il candidato del centrodestra è tornato tutto pimpante in città diffondendo urbi et orbi (più orbi che urbi) la clamorosa notizia che finalmente il Tribunale di Sulmona sarà salvo!
Salvo come? Con la promessa che il governo approverà la proroga fino al dicembre 2026, proroga che Tirabassi aveva escluso perché “non necessaria”. E che, udite udite, il governo predisporrà “quanto prima” il tanto atteso disegno di legge che salverà definitivamente il Tribunale di Sulmona e gli altri Tribunali minori abruzzesi.
Fortunatamente nel centrodestra non tutti hanno abboccato o hanno fatto finta di abboccare all’amo. L’ex consigliera comunale di centrodestra nonché avvocata Elisabetta Bianchi, ad esempio, ha giustamente dichiarato: “Bisogna far uscire la geografia giudiziaria fuori dalla sindrome degli annunci. Passano i mesi e sul fronte della salvaguardia degli uffici giudiziari, al di là delle promesse, siamo ancora con un pugno di mosche in mano”.
In realtà, più che mesi stanno passando ormai anni da quando gli esponenti del governo Meloni vanno ripetendo che verrà fatta la riforma legislativa che salverà i Tribunali minori. Ma all’orizzonte non si è mai vista neppure l’ombra di un disegno di legge da parte del governo.
Il sottosegretario alla Giustizia, Delmastro Delle Vedove, in occasione del giuramento degli agenti di Polizia Penitenziaria, tenutosi a Sulmona il 2 agosto 2023, aveva annunciato: “Dopo la proroga pluriennale si lavorerà ad una soluzione definitiva per il mantenimento dei quattro Tribunali abruzzesi di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto”.
Il governo ha avuto tutto il tempo per predisporre la “soluzione definitiva” ma sono passati 22 mesi da allora e l’annuncio di Delmastro è rimasto lettera morta. Perché? Perché “Basta la parola”!
Ma davvero l’ingenuo Tirabassi crede che i cittadini di Sulmona – città dei confetti – siano così gonzi da imitarlo nell’ingoiare, tutti contenti, il confetto Falqui del governo?
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