Riceviamo e pubblichiamo
“Uno scandalo peggiore di questo non si poteva immaginare: gli abruzzesi sono costretti ad avere uno dei peggiori sistemi sanitari d’Italia (l’Abruzzo è terzultimo secondo il Ministero della Sanità!)) e come se non bastasse subiranno il più alto aumento delle tasse possibile. Che vergogna!
Praticamente la scellerata gestione di Marsilio, Verì e Quaglieri, in pochi anni ha distrutto la sanità abruzzese peggiorando le prestazioni, aumentando le liste d’attesa, costringendo gli abruzzesi a non curarsi o a farlo andando fuori regione, non ha investito in strutture, personale e tecnologie, addirittura i pazienti devono portarsi da casa le medicine, e pur avendo a disposizione i fondi dell’emergenza Covid e del PNRR, è riuscita a portare il debito sanitario a quasi 200 milioni di euro!
Duecento milioni in pochi anni, dopo che le Giunte precedenti di Chiodi e D’Alfonso erano riusciti ad abbatterlo e a porre fine al Commissariamento.
È un fallimento completo che pagheranno gli abruzzesi col più alto aumento di tasse possibile.
Infatti, quando si crea un disavanzo nella gestione delle ASL, entro il 30 aprile dell’anno successivo la Regione deve garantire la copertura integrale del debito con fondi propri di bilancio. Lo scorso anno, per coprire il disavanzo delle ASL, la Regione ha speso 70 milioni di euro. Quest’anno dovrà spenderne 90.
E indovinate chi caccerà questi soldi? Gli abruzzesi. Con l’aumento dell’addizionale regionale all’Irpef, che inciderà sui redditi superiori ai 28 mila euro annui: un raddoppio delle tasse a danno del ceto medio con aumenti fino a 100 euro al mese!
In un solo anno abbiamo avuto l’aumento delle tariffe del Trasporto pubblico locale e il raddoppio dell’IRPEF per due servizi – i trasporti e la sanità – che nonostante l’impegno dei lavoratori sono considerati tra i peggiori. I responsabili di questo scandalo hanno nome e cognome e si chiamano:
Nicoletta Verì che ha fatto affondare la Sanità abruzzese e nascosto il buco di bilancio;
Mario Quaglieri che finanzia piscine, cimiteri, tornei di biliardino, contributi vari, crea imbarazzo alla maggioranza perché non viene mai, delega tutto alla parte burocratica perché non sa le cose, non viene in commissione perché in vacanza, sulle delibere sulla sanità è sempre assente perché ha paura della incompatibilità. Direi che si guadagna sul campo il titolo di “uomo delle tasse”;
Marco Marsilio che si fa i video mentre taglia la legna o si diverte al punching-ball e nel frattempo condanna gli abruzzesi a non curarsi e a pagare più tasse di tutti gli italiani.
Persone che fanno più danni di un uragano.
Di fronte a tanta incapacità le dimissioni sono la cosa più dignitosa che possano fare”.
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