“Dall’interrogazione del Consigliere Rotellini è emerso che sarebbero un centinaio gli alloggi in centro storico agibili e non ancora assegnati, finiti nel patrimonio edilizio del Comune dell’Aquila in virtù del cosiddetto acquisto equivalente, reso possibile dopo il sisma fino al 2014. Sul loro destino si è aperto finalmente un dibattito in città. La nostra proposta – precisano il segretario del PD L’Aquila Nello Avellani e quello del Circolo del centro storico, Alessandro Tettamanti – è che il Comune possa utilizzare almeno una parte di questi appartamenti per affittarli a prezzi calmierati sul modello dei canoni previsti dagli accordi territoriali, in modo da favorire il ritorno in centro di famiglie e studenti che altrimenti farebbero fatica a permetterselo”.
“Il Centro infatti ha bisogno di una strategia di ripopolamento, possibile solo tramite politiche pubbliche che puntino a governare una ricomposizione plurale dei suoi abitanti – continuano i due esponenti Dem -. Il patrimonio ricavato dall’acquisto equivalente, dunque, con un po’ di coraggio, può essere uno degli strumenti per incentivare tale strategia, conseguente ovviamente a un’idea di città che il Centro destra sembra purtroppo non avere”.
“Noi l’abbiamo – puntualizzano Avellani e Tettamanti – ed è quella di un centro vivo, popolato e accessibile, con servizi a partire dalle scuole, parcheggi e spazi sociali, attrattivo per residenti, studenti e turisti, e funzionale così ad una reale sostenibilità socio economica nel tempo. Un’idea di città basata sul principio che l’interesse comune deve essere messo davanti a quello particolare, perché questa è la maniera più efficace per tutelare gli interessi e i diritti di tutte e tutti, perché questa è la maniera di essere una città”.
“Decidendo di affittare almeno una parte del suo patrimonio edilizio in centro a prezzi calmierati, l’amministrazione darebbe un grosso segnale di indirizzo, facendo capire anche alla cittadinanza l’importanza cruciale di ripopolare il centro. Una misura a cui se ne potrebbero affiancare delle altre, come quella di sgravi nelle tasse comunali per i proprietari che decidono di affittare a famiglie e studenti”.
“Se si avesse il coraggio di indicare questa come direzione – concludono i due esponenti del Partito Democratico – dentro il Comune dell’Aquila potrebbe costituirsi un ufficio specifico che si occupi di far entrare meglio in contatto l’offerta con la domanda nel mercato degli affitti, ponendo l’Ente pubblico anche come garante e intermediario tra chi affitta e chi chiede una locazione, al fine di favorire e incrementare la residenzialità nel centro e con essa, inevitabilmente, i relativi servizi”.
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