di Fabio Pelini
Un ordine del giorno per chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla ricostruzione degli edifici scolastici all’Aquila e nelle frazioni.
E’ quanto presentato nella mattinata di oggi da tutti i gruppi consiliari di minoranza nel Comune dell’Aquila, alla presenza dei consiglieri Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa), Gianni Padovani (99 L’Aquila), Stefania Pezzopane (Pd), Massimo Scimia e Elia Serpetti (Il Passo possibile) e sottoscritto anche dai consiglieri Enrico Verini, Emanuela Iorio, Alessandro Tomassoni, Lorenzo Rotellini e Paolo Romano.
Ma, prima di ogni valutazione sul merito della questione, i rappresentanti delle forze di minoranza in Consiglio comunale hanno voluto rimarcare la mancanza di condivisione, da parte dell’amministrazione comunale, di un tema così rilevante nella vita presente e futura delle famiglie aquilane. E che segue l’annuncio della giunta Biondi di qualche giorno fa di localizzare al Parco di Collemaggio un nuovo polo scolastico, che prevederebbe la presenza della scuola primaria “De Amicis” e della secondaria di primo grado “Carducci” (leggi qui https://abruzzosera.it/nuovo-polo-scolastico-a-collemaggio-ospitera-de-amicis-e-carducci/).
Ad aprire le danze in conferenza stampa è stata la consigliera Simona Giannangeli, che ha voluto lanciare il guanto della sfida alla maggioranza di centrodestra su un tema considerato cruciale dal centrosinistra cittadino: “Quella sulla ricostruzione delle scuole è una battaglia che portiamo avanti tutti insieme come opposizione, a fronte di un governo cittadino che procede per spot e non ha una visione strategica per la comunità che abita questo territorio”, la denuncia della consigliera di L’Aquila Coraggiosa, che ha rimarcato l’intenzione di coinvolgere comitati, dirigenti scolastici, insegnanti, rappresentanti degli studenti e genitori, per condividere scelte fondamentali per il futuro della città. Stefania Pezzopane, nel suo intervento, ha voluto ribadire il ruolo strategico che la scuola deve occupare in una comunità, che è più forte e coesa se “una rigenerazione dei percorsi scolastici riesce a dar corpo ad un reale diritto allo studio”. Questo come enunciazione di principio. Ma la consigliera del Partito Democratico non si è tirata indietro nell’offrire un giudizio sull’operato dell’amministrazione comunale in carica e sulle promesse disattese. “Già nei 5 anni del primo mandato di Biondi” – ha puntualizzato l’ex parlamentare – “c’è stata una dispersione delle risorse accantonate e un impoverimento del dibattito pubblico. L’amministrazione di centrodestra non è riuscita a portare avanti un solo percorso amministrativo dall’inizio alla fine e, al netto di annunci e promesse, le uniche scuole riconsegnate alla città sono quelle il cui iter era stato avviato dall’amministrazione del sindaco Massimo Cialente. Questi sono fatti” – l’affondo della consigliera dem. Il consigliere de Il passo possibile Massimo Scimia ha rincarato la dose, ricordando come la mancata ricostruzione delle scuole fu cavalcata elettoralmente dal sindaco Pierluigi Biondi già nella campagna elettorale del 2017, quella che lo portò, sovvertendo tutti i pronostici, sullo scranno più alto del Consiglio comunale. “A distanza di sei anni, nonostante promesse ed impegni, siamo sempre allo stesso punto. Ci ritroviamo l’annuncio del progetto del polo scolastico a Collemaggio senza alcuna condivisione né con il consiglio comunale, né tantomeno con i cittadini, eppure le criticità da affrontare in quell’area della città non mancano, viabilità e parcheggi in primis“. A Scimia ha fatto eco Elia Serpetti, che ha amaramente notato che questa mattina l’Asm, in tutto il centro storico, ha raccolto una manciata di rifiuti, “segno che nel fine settimana, nel cuore della città, non c’era praticamente nessuno. E durante i giorni feriali, se si escludono gli operai della ricostruzione, la musica è la stessa. Il centro” – ha incalzato Serpetti – “va ripopolato tutti i giorni, non basta costruire la città dei grandi eventi. E’ evidente che senza offrire servizi ai cittadini, il centro continuerà a non essere frequentato. La situazione è ancora più grave nelle frazioni”. Gianni Padovani, da poco rientrato in Consiglio comunale dopo il riconteggio dei voti, ha voluto riprendere un tema che ha avuto sempre a cuore e cioè quello dei pochi spazi per praticare sport. Ricostruire le scuole significa anche offrire alla città e alle associazioni sportive luoghi di aggregazione e socializzazione, come le palestre. “Non ricostruire le scuole significa inibire, tra le altre cose, la funzione sociale che lo sport consente nell’utilizzo pomeridiano degli spazi scolastici. A L’Aquila mancano palestre e luoghi per svolgere l’attività sportiva. Le palestre scolastiche rappresentano un’opportunità essenziale per la comunità”.
L’ordine del giorno, depositato questa mattina, vuole dunque provare ad invertire la tendenza e rimettere al centro del dibattito pubblico cittadino la funzione strategica delle scuole, e per farlo il centrosinistra ha messo nero su bianco la richiesta di avere “un quadro completo e dettagliato relativo alla ricostruzione di tutte le scuole di competenza comunale, indicando per ognuna risorse necessarie, risorse stanziate, localizzazioni individuate e tempi precisi per lo svolgimento dei lavori“. Una richiesta improntata alla trasparenza, dunque, ma anche al coinvolgimento dei cittadini attivi (che in questi anni si sono battuti per riportare le scuole in edifici sicuri), dei dirigenti scolastici, dei docenti, dei rappresentanti degli studenti: l’ordine del giorno chiede l’istituzione di un tavolo permanente per ascoltare, da chi la scuola la vive tutti i giorni, criticità e bisogni. Nell’ordine del giorno presentato stamane figura anche la richiesta di istituire gli “Stati generali della scuola”, per monitorare annualmente lo stato dell’arte in vista dell’anno scolastico successivo. I rappresentanti del centrosinistra, infine, hanno voluto evidenziare anche la farraginosità dei procedimenti amministrativi che, per quanto riguarda nella fattispecie l’edilizia scolastica, afferiscono a vari assessorati, creando nei fatti un conflitto di competenze che diventa spesso sinonimo di immobilismo. In tal senso, le minoranze propongono di istituire un unico assessorato “alla scuola e al diritto allo studio”, che metta insieme tutte quelle competenze oggi frammentate tra vari assessorati.
Insomma, in attesa del consiglio comunale straordinario, la battaglia sembra appena cominciata.
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