L’AQUILA, 19 giugno 2025 – “Il mancato finanziamento del Jazz Italiano per le terre del sisma da parte della Regione Abruzzo è un pessimo segnale, che aumenta il rischio che tale manifestazione scelga altre città, andando via dall’Aquila proprio mentre questa celebra la Capitale italiana della cultura. Un rischio che va scongiurato e che dovrebbe vedere l’attivarsi di tutte le forze politiche, con spirito unitario e di territorio, ma che non sembra indurre a mobilitarsi il centrodestra, a cominciare dal Sindaco che diserta ogni occasione di confronto”.
Lo denuncia Stefano Albano, capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale dell’Aquila, dopo che la vicenda è approdata su sua iniziativa all’esame della III Commissione Politiche sociali, culturali e formative visto che “la decima edizione del festival non ha ricevuto i finanziamenti regionali a rimborso degli eventi 2024, né nell’ambito dell’avviso per i Grandi Eventi né di quello destinato ad altri eventi culturali generici”.
“La manifestazione”, fa osservare il capogruppo del Pd, “è diventato il palcoscenico nazionale del jazz ed è quindi fisiologico che ci sia l’interesse di altre città a ospitarla. Noi, che abbiamo avuto il privilegio di costruire negli anni una delle pochissime esperienze post sisma che ha davvero restituito una vocazione nazionale, una riconoscibilità culturale chiara alla città, con migliaia e migliaia di appassionati che, ogni anno, giungono in città per l’evento, la stiamo consegnando ad altri su un piatto d’argento”.
“Il Comune”, ricorda Albano, “è intervenuto per tentare di sopperire al mancato finanziamento da parte della Regione con circa 100mila euro di fondi Restart, senz’altro un’azione necessaria e nei pieni doveri del Comune, ma sono risorse destinate a esaurirsi essendo collegate alla ricostruzione. In particolare sappiamo che il Sindaco Biondi ha chiesto e ottenuto di contrarre la spesa di tali fondi entro il 2027. Ciò vuol dire che senza il sostegno regionale, già dal 2028 L’Aquila rischia seriamente di perdere un evento così prestigioso. È quindi necessario sviluppare un ragionamento sul futuro: quale strategia intende mettere in campo il Comune, anche rispetto all’interlocuzione con la Regione? Il Comune è d’accordo sul fatto che si tratta di una manifestazione di cui deve occuparsi l’intera regione e che non è L’Aquila a rischiare di perderla ma l’intero Abruzzo? Quale strategia attorno ai fondi RESTART per potenziare l’offerta culturale ed evitare che si sprechi in un banale bancomat elettorale? E in regione, è necessario cambiare delle norme per garantire a eventi così autorevoli e di rilevanza nazionale il giusto sostegno? A queste domande vorremmo avere risposte che non sono potute arrivare perché non si sono presentati ai lavori della Commissione né l’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo né il sindaco Pierluigi Biondi, né uno straccio di rappresentante della Giunta comunale o regionale. In Commissione c’erano il dirigente comunale Fabio De Paulis e quello regionale Paolo Costanzi, che ringraziamo, ma non sono loro i nostri interlocutori perché non possono essere loro a discutere di scelte che sono politiche e non tecniche”.
“Chiediamo al centrodestra al Comune se è disponibile a fare una battaglia unitaria e di territorio, noi lo siamo perché mettiamo al primo posto gli interessi della città!”, prosegue Albano. “Occorrono fondi strutturali per rendere stabile la manifestazione, di cui deve farsi carico tutto il sistema regionale perché il Jazz Italiano per le terre del sisma non è un evento aquilano ma abruzzese. Porteremo nuovamente la discussione in Commissione e, se i rappresentanti del centrodestra dovessero nuovamente disertarne i lavori, siamo pronti a portarla anche in Consiglio comunale”.
Così, in una nota stampa, il capogruppo del PD in Consiglio comunale dell’Aquila Stefano Albano
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