Il Comitato SP 64 procede nel suo percorso valorizzazione e la messa in sicurezza della strada provinciale 64 Colle Botte (Abbateggio) – Roccamorice – Fonte Tettone anche istituzionalmente e burocraticamente. In data 11 febbraio, infatti, il Comitato è stato registrato presso l’Agenzia delle Entrate al numero 221 serie 3.
Le cariche ripartite in seno al Consiglio Direttivo sono:
Presidente Francesco Palumbo
Vice Presidente: Marco D’Ascanio
Tesoriere: Tiziano Filippini
Segretario: Filippo Menna
Domenica 16 febbraio, inoltre, dalle ore 8 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 20, a Roccamorice, in Via De Horatiis, il Comitato SP 64 allestirà un gazebo per la raccolta firme.
La raccolta firme è stata preceduta da una lettera aperta al Sindaco di Roccamorice che il Comitato SP 64 ha pubblicato sulla propria pagina facebook in data 12 febbraio. La riportiamo integralmente.
Lettera al Sindaco di Roccamorice
Signor Sindaco,
anche noi abbiamo partecipato all’incontro, promosso dall’Amministrazione comunale, lo scorso venerdì 7
febbraio, come recita la locandina dell’iniziativa, alla ricerca machiavelliana della “verità effettuale delle
cose”.
Inutilmente.
Le incertezze e le ansie, non solo non sono svanite, ma sono accresciute.
Andiamo per punti:
1. Il Comitato. Origine e finalità.
I fatti del 26 dicembre, la caduta del masso, e i diciassette giorni seguenti, hanno posto in evidenza un
vuoto. La popolazione di Roccamorice, sgomenta, preoccupata, dinanzi il disagio e le difficoltà, ha rivolto lo
sguardo verso il proprio Sindaco, alla ricerca di supporto, di conforto, di rassicurazione. Invano. È mancato il pathos, la compassione, vale a dire soffrire insieme, è venuto meno l’approccio empatico alla vicenda. Il Comitato non nasce per strumentalizzare la comunità civica, tutt’altro. Ne diviene lo strumento, prende forma per provare a ristabilire, in primo luogo, una connessione emotiva tra la cittadinanza e le istituzioni. Il Comitato non ha finalità politiche, agisce sui temi, con approccio propositivo e costruttivo. Ricondurre la nostra iniziativa ad una logica protestataria, sterile e confusionaria, è una manovra caricaturale, oltre che sbagliata.
Infine va chiarito bene il concetto: il Comitato non cerca di interloquire con i cittadini, come si propone di
fare l’Amministrazione. Il Comitato è la cittadinanza. Sono i cittadini medesimi che si mobilitano e agiscono
in prima persona.
2. Il Ponte Celestino V.
Si è capito che il ponte Celestino V debba essere realizzato a prescindere. La richiesta di riformulare il
progetto “Variante Lettomanoppello-Roccamorice”, cercando di prestare attenzione alle reali priorità del
territorio, non è stata raccolta. Troppo forte il bisogno di “appuntare” sul bavero della giacca dell’Onorevole
questa lussuosa, decorativa spilla. Prendiamo atto, nostro malgrado.
3. La strada di collegamento con Lettomanoppello.
Non ci si vuole limitare alla messa in sicurezza della strada, anche per facilitare la revoca dell’ordinanza di chiusura al transito da parte del Comune di Lettomanoppello.
Quello che viene spacciato per intervento mirato ad assicurare a Roccamorice, una via di fuga, percorribile,
in caso di emergenza, in realtà, è un’operazione pericolosissima e dannosissima.
La consegna della strada intercomunale nelle mani dell’Anas rappresenta, non solo per noi, ma per l’intero
fianco pescarese della Maiella, il cavallo di Troia.
L’anticamera di una serie di interventi invasivi, prepotenti e violenti, volti ad alterare, a trasformare, il nostro
comprensorio, ponendosi l’obiettivo di mutarne i flussi di traffico, specialmente in termini turistici.
Si vuol promuovere il nuovo presunto tracciato stradale con la scusa di voler valorizzare la Grangia di San
Giorgio. Nulla di più fraudolento. Anche in questa ipotesi, le pendenze resterebbero proibitive e le strettoie, specie all’imbocco di Costa del Colle, ancor più anguste. Il traffico convogliato verso il tratto provinciale SP
64 B, oggi una tranquilla arteria di collegamento di tipo residenziale, che necessita invece di un immediato
intervento di straordinaria manutenzione, avrebbe effetti distorsivi e nefasti per il cittadino residente.
Respingiamo con forza l’intento di investire milioni di euro per falcidiare boschi, per annientare le campagne
in località Cusano e San Giorgio. Non lo consentiremo. Ci opporremo con ogni mezzo a questa sciagura.
4. La montagna.
Con nostro disappunto, abbiamo udito parole volte a minimizzare la portata positiva ed auspicabile che
avrebbe l’apertura della SP 64, anche nella stagione invernale, con argomentazioni confuse e contraddittorie.
Rivendichiamo, con orgoglio e insistenza, il necessario sbocco verso il bacino sciistico, in parte realizzato sul
nostro suolo. Piuttosto ingaggiamo un confronto serrato, fattivo e concreto sul come raggiungere lo scopo, senza riserve opreconcetti.
5. SP 64: la grande assente.
Poche, fugaci parole sulla prospettiva del nuovo ponte che risolverebbe per sempre le nostre problematiche
che puntualmente, in maniera ciclica si ripropongono. Pensiamo sia stato un esiziale errore, non averfinalizzato l’”assist” fornito da Sante Di Paolo e da Sinistra italiana. Pensiamo che l’Amministrazionecomunale debba perseguire con convinzione e caparbietà questa prospettiva, evitando di accontentarsi deisoliti, scontati e inutili interventi tampone che la Provincia si sta apprestando, per l’ennesima volta adapprontare.
I partiti, specie quelli più grandi, non possono esimersi dall’assumere una posizione chiara e netta sul tema.
6. Il territorio.
I pericoli che intravediamo non riguardano solo Roccamorice, ma l’intero versante pescarese della Maiella.
Serve che anche gli scafesi, i sanvalentinesi, gli abbateggiani, i sallesi, i caramanichesi e i santeufemiesi se nerendano conto. Depotenziare la SP 64 avrebbe immediati riverberi, in termini di flussi e di passaggi turistici, sulla SS 487 Scafa-San-Valentino in A.C.-Caramanico Terme-Sant’Eufemia a Maiella. Si tratta di aree, già
colpevolmente martoriate dalla crisi termale, che non meritano di essere ulteriormente penalizzate.
Quando un giorno non lontano ci accorgeremo che, accanto alle indicazioni per il “Palazzo De Sanctis”
(avevamo il Louvre in casa e non lo sapevamo), leggeremo le indicazioni per l’Abbazia di Santo Spirito a Maiella, per l’Eremo di San Bartolomeo, per la Scuola Roccia e per la Valle Giumentina, quando al prossimo arrivo di tappa sul Blockhaus il Giro d’Italia transiterà sul cosiddetto Ponte Celestino V, sarà troppo tardi.
Pensiamoci ed agiamo di conseguenza, ora.
Sindaco, a te l’arduo compito di smentire Pasolini, secondo cui: “Il coraggio intellettuale della verità e la
pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia”
L’Avvocato del diavolo è il format politico di Abruzzo Sera, condotto ogni settimana dal Direttore Fabio Pelini. Ospiti della 14ma puntata stagionale […]
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