Aumento tasse regionali, centrosinistra all’attacco: “Grave silenzio di Biondi. Romano, Marsilio e Verì si dimettano”

Aumento tasse regionali, centrosinistra all’attacco: “Grave silenzio di Biondi. Romano, Marsilio e Verì si dimettano”
22 Mar 2025
Sono giorni di passione, questi, per il Governo regionale di centrodestra, dopo il paventato salasso per i cittadini abruzzesi derivante dai debiti sanitari. Dopo mesi di denunce e disservizi, culminati con l’invio di migliaia di avvisi di pagamento per le asserite mancate disdette delle prenotazioni di prestazioni sanitarie, ora al danno sembra aggiungersi la beffa. Gli ultimi ad intervenire, in ordine di tempo, sono le opposizioni al Consiglio comunale dell’Aquila che, in maniera unitaria, denunciano il silenzio del sindaco della città Pierluigi Biondi di fronte al possibile aumento delle tasse regionali.
“Il possibile aumento delle tasse regionali annunciato da Marsilio è un fatto gravissimo, perché significa prendere i soldi dei cittadini per ripianare il debito sanitario prodotto dalle destre al governo della regione e della città. Lunedì in consiglio comunale presenteremo un ordine del giorno per impegnare il sindaco Biondi ad intervenire presso la Regione per scongiurare l’innalzamento della tassazione e al contempo chiedere le dimissioni del management ASL a cominciare dal Direttore Generale Ferdinando Romano, del Presidente Marsilio e dell’assessore alla salute Verì” queste le parole di Stefano Albano, capogruppo del PD in Consiglio Comunale, in apertura della conferenza stampa delle forze di opposizione tenutasi questa mattina presso Palazzo Margherita, in vista del consiglio comunale straordinario sul tema della sanità chiesto dalla Lega che si terrà lunedì 24 marzo alle ore 9:00.
“Solitamente quando si accumula un debito accade perché si investe per incrementare la qualità dei servizi – prosegue Albano – la destra invece è riuscita ad accumulare in 6 anni 200 milioni di euro di debito in Abruzzo, di cui 60 soltanto nella ASL della provincia dell’Aquila che risulta essere la peggiore, mentre crolla la qualità dei servizi sanitari ovunque. L’Abruzzo infatti arriva terzultima in Italia nella qualità delle prestazioni, mentre la fondazione GIMBE, autorevole voce nel mondo della sanità nazionale, chiarisce come la nostra regione sia fanalino di coda per prevenzione e sanità territoriale. Eppure il centrodestra in questi anni ha beneficiato di ingenti risorse, a cominciare dal PNRR, che per una bella fetta serviva proprio a rilanciare ed ammodernare la sanità. Cosa ci hanno fatto con queste risorse? Appare chiaro che lo hanno utilizzato come il proprio bancomat elettorale, quindi viene chiesto ai cittadini di ripagare con i propri soldi gli sprechi e le marchette della destra. Ci aspettiamo che Biondi faccia il sindaco, difendendo il proprio territorio e schierandosi contro l’aumento delle tasse e non l’esponente di Fratelli D’Italia coprendo le spalle al compare Marsilio. Infine, un punto importante del nostro documento sarà senz’altro quello di tutelare i lavoratori delle ditte cui la ASL non riconosce i pagamenti.”
Ha preso poi la parola la consigliera Simona Giannangeli “Il consiglio comunale straordinario sulla sanità richiesto dalla maggioranza è indicativo delle posizioni evidentemente assunte nei confronti del sindaco. Sará l’ennesimo momento in cui far risaltare lo scandalo del sistema sanitario pubblico ormai collassato con 200 ml di euro di debito regionale Asl, che Marsilio vuole ripianare colpendo duramente le famiglie, introducendo un maggiore carico fiscale, dopo aver avuto a disposizione le ingenti risorse del post covid e del PNNR. Il consiglio di lunedì dovrà essere momento di forte partecipazione delle cittadine e dei cittadini, perché la destra al governo regionale e la destra locale stanno compiendo un furto evidente ai danni della popolazione tutta. È necessario partecipare e far sentire il dissenso. Chiederemo le dimissioni di Marsilio, del manager Romano, dell’assessora Verì. Dinanzi a questo scempio, Biondi tace e questo silenzio è vergognoso e colpevole e andrà fatto pesare. Biondi è il primo responsabile della salute della comunità. L’Abruzzo è risultato terzultimo secondo il Ministero della Salute. Accumulare 200 ml di euro di debito regionale è una vergogna della quale dovranno rispondere.”
Interviene poi Stefania Pezzopane “Sì sono divertiti con i soldi degli abruzzesi e adesso mettono le tasse. Vergogna, Marsilio aveva detto che avrebbe abbassato le tasse ed invece le alza. Per fare cosa? Per pagare i debiti fatti durante il loro mandato. Ed il sindaco Biondi anche presidente Anci non dice nulla al suo Presidente? Dovrebbe dirgli “Fermati!“ E invece? Sarà un consiglio comunale di verità. E di giustizia sociale. Sono aumentati debiti, sono aumentati gli abruzzesi che non si curano, sono aumentate le liste d’attesa, e’ aumentata la mobilità passiva. E la Asl in provincia dell’Aquila è un vero disastro. A casa se ne devono andare e chiedere scusa agli abruzzesi ed agli aquilani. La medicina di base massacrata, file interminabili al Cup, ospedale senza farmaci e con turni massacranti per medici ed operatori. Hanno trovato i soldi per il Napoli Calcio e per le leggi mancia ed adesso massacrano gli abruzzesi. Ci batteremo per un cambiamento nella gestione della sanità e per bloccare la mannaia di Marsilio”.
Il consigliere Lorenzo Rotellini ha dichiarato “L’aumento dell’addizionale Irpef deciso dalla giunta Marsilio è un colpo basso per i cittadini abruzzesi, già alle prese con una sanità in crisi e servizi insufficienti. È inaccettabile che si chiedano più tasse senza spiegare come si sia generato questo debito. Marsilio dica la verità o tragga le dovute conseguenze e si dimetta”. Rotellini denuncia la gestione opaca delle finanze pubbliche e la drammatica situazione del sistema sanitario regionale: “Abbiamo una sanità al collasso, con 120.000 cittadini costretti a rinunciare alle cure e livelli essenziali di assistenza tra i peggiori in Italia. E invece di affrontare i problemi strutturali, la giunta Marsilio sceglie la via più facile: far pagare il conto agli abruzzesi. Marsilio spieghi come si è formato questo debito, quali scelte politiche hanno portato a questa situazione e perché tutto è stato taciuto fino alla fine delle elezioni regionali. Se non è in grado di proporre soluzioni diverse dall’aumento delle tasse, allora faccia un passo indietro”.
Anche il consigliere Paolo Romano è stato fortemente critico “Meloni chiamava le tasse il pizzo di Stato, Marsilio prometteva di abbassarle in campagna elettorale: sembrano lontani quei tempi eppure è passato a malapena un anno. Sono invece riusciti a indebitare la sanità per 200 milioni di euro strutturali con, beffa delle beffe, una carenza di servizi sanitari cronica e liste di attesa talmente lunghe che 120.000 abruzzesi rinunciano alle cure sanitarie. Chiediamo al manager della ASL di assumersi le sue responsabilità e dimettersi e diciamo con forza NO all’aumento delle tasse. Se si vuole davvero costruire risposte sul CUP, sui mancati pagamenti alle ditte che operano all’ospedale, sulla RSA di Montereale, sulle liste d’attesa bisogna prima di tutto ricostruire una credibilità persa da tempo da questa ASL. Ci aspettiamo che anche la Lega che ha richiesto il consiglio straordinario di lunedì sia della stessa opinione e che dia concretezza alle criticità che come opposizione abbiamo sempre evidenziato e su cui non si può perdere ulteriore tempo”.
In chiusura della conferenza stampa è intervenuto il consigliere Stefano Palumbo. “Questa destra ha portato il sistema sanitario regionale allo sfascio e oggi vorrebbe far ripagare i danni da loro fatti ai cittadini già costretti a ricorrere di tasca propria alla sanità privata per ovviare a liste d’attesa interminabili. In questo quadro drammatico la nostra provincia è quella messa peggio con un debito accumulato di oltre 60 milioni di euro. Le dimissioni dei vertici della ASL e del governo regionale sono di conseguenza l’unica azione su cui siamo disposti a ragionare”

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