Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
“Un modello, tuttavia, che rischia di non bastare fino a quando in Unione Europee non si prenderà consapevolezza della necessità di istituire una cabina di regia interforze sulla qualità e sicurezza alimentare. Una cabina specifica, che garantisca alimenti sicuri dal produttore al cittadino, che rafforzi i controlli a livello europeo, con un focus particolare sui porti del Nord Europa, dove giungono ingenti quantità di merci provenienti da Paesi extra UE. La mancanza di monitoraggi rigorosi rappresenta una minaccia non solo per la qualità e l’autenticità dei prodotti italiani, ma anche per la trasparenza delle filiere agroalimentari. Per questa ragione, Confeuro ribadisce l’urgenza di armonizzare le normative e intensificare la collaborazione tra gli Stati membri, affinché i controlli non siano limitati ma vengano estesi a tutti i principali punti di ingresso del vecchio continente. Solo così sarà possibile contrastare in modo efficiente le pratiche sleali e proteggere l’identità del Made in Italy, difendendo al contempo i consumatori e il nostro patrimonio agricolo e produttivo”.
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