Un tripudio di folla al Fenaroli di lanciano per Vilma Campitelli, XXV Frentano d’Oro

Un tripudio di folla al Fenaroli di lanciano per Vilma Campitelli, XXV Frentano d’Oro
22 Set 2024

Un tripudio di folla ha accolto ieri pomeriggio, al Teatro Fenaroli di Lanciano (CH), la flautista e musicologa lancianese Vilma Campitelli, alla quale è stato attribuito il Frentano d’Oro 2024, ambito riconoscimento conferito annualmente dall’omonima Associazione culturale «ad una persona nata nella Frentania che nel campo delle scienze, della cultura, della musica dell’arte e delle professioni si è resa benemerita dando lustro alla sua terra d’origine in patria e nel mondo».

Acclamata da un pubblico attento e festante, Vilma Campitelli, visibilmente emozionata, ha dedicato il premio, consegnatole dalla docente di matematica pura a Stoccolma Sandra Di Rocco, Frentano d’Oro 2023, «alle persone invisibili, lasciate ai margini della società, il cui lavoro quotidiano, per motivi economici, sociali, culturali, non è apprezzato». L’attenzione e la sensibilità di Campitelli nei confronti delle diversità e delle minoranze, oltre all’imprescindibile legame mai reciso con la sua terra natale, costituiscono un prezioso e inestimabile valore aggiunto che ha mosso il comitato direttivo dell’Associazione a eleggerla Frentano d’Oro dell’anno, mettendo così in luce non solo i suoi altissimi meriti professionali ma anche la sua caratura morale e la sua profonda umanità. È una musica che costruisce ponti piuttosto che barriere quella della Campitelli, autrice, tra l’altro, del Compendium musicae flauta, monumentale e pionieristico catalogo delle opere per flauto delle compositrici, per secoli dimenticate, di tutte le epoche e di tutti i continenti. «Un lavoro del genere è una pietra miliare» ha affermato Gianfranco Miscia, archivista e bibliotecario, durante la cerimonia di premiazione, descrivendo Campitelli come «una donna determinata, consapevole, appassionata».

Un ritratto di Vilma Campitelli è stato tracciato anche dal presentatore della serata, il giornalista Mario Giancristofaro, coordinatore del Premio, il quale, attraverso una breve ma incisiva intervista, ha contribuito a restituire al pubblico il profilo di una donna e di una professionista generosa, ironica e autoironica, determinata, volitiva e concreta ma anche visionaria e curiosa, tanto da affermare che «con la volontà si ottiene abbastanza, ma il mio obiettivo è vedere sempre oltre ciò che ho imparato». Giancristofaro ha, inoltre, formulato il bilancio del Frentano d’Oro, giunto al traguardo della XXV edizione, sottolineandone la continuità, il valore, il prestigio e l’autorevolezza sempre crescenti, mai venuti meno, come ha ricordato anche il sindaco Filippo Paolini, neanche dopo la scomparsa del fondatore e ideatore Ennio De Benedictis; figura culturale di spicco, De Benedictis è stato ricordato da Stefano Graziani, presidente dell’Associazione, che ha voluto rendergli omaggio attraverso un testo scritto di proprio pugno, che prende spunto da un sogno.

La cerimonia di premiazione si è conclusa con un concerto, offerto dalla neoeletta Frentano d’Oro alla sua città, che ha visto protagonisti il quartetto di flauti Image – composto da Beatrice Petrocchi, Agnese Cingolani, Cecilia Troiani e dalla stessa Campitelli –, il violoncello di Francesco Mastromatteo e la voce di Anna Taucci. I brani eseguiti, frutto di scelte che hanno attinto a un repertorio vario e composito, sempre il bilico tra il classicismo e le sonorità contemporanee, sono stati un inno alla diversità dei generi, anche metaforica, simbolo della bellezza e della ricchezza che risiedono nell’incontro e nella convivenza delle differenze. La musica – sembra questo il messaggio di Campitelli – con la sua forza istintiva e immediata ha il potere di rimagliare, di tenere unite e di conciliare contrapposizioni solo all’apparenza insolubili.

 


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