Il 16 aprile scorso, nell’ambito del progetto “Comunità coesa, città più sicura” del Comune di Avezzano, gli alunni delle classi III e IV O del Liceo Scientifico “M. Vitruvio P.” hanno partecipato all’incontro con Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, figura di spicco dell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta.
È stato un incontro ricco di spunti di riflessione sui quali i ragazzi vogliono condividere le loro considerazioni. Si sono soffermati soprattutto sulle seguenti parole del Procuratore:
“Cari ragazzi, studiate, studiate tanto! La cultura è l’unico mezzo che avete per affermarvi e per raggiungere il successo. Il sapere rende l’uomo libero, sviluppa il pensiero critico e la capacità di discernimento. I successi si conseguono attraverso spirito di sacrificio e determinazione sin dalla scuola elementare, in cui si comincia a formare una piccola- grande coscienza. Sappiate accettare le sconfitte, perché rendono forti e stimolano a migliorarsi per diventare uomini. Guardatevi dai pericoli, soprattutto dalle Mafie, dalle droghe e da ogni forma di bullismo, palese o velato. Per questo le vostre figure di riferimento saranno e dovranno essere sempre i genitori, primi costruttori delle fondamenta dei vostri successi etici e professionali attraverso l’educazione, l’affetto e il buon esempio”.
I Vitruviani così hanno commentato: “Abbiamo apprezzato il fatto che il Dott Gratteri si sia soffermato sul concetto della famiglia, che per lui è ancora più importante, perché costretto a vivere gran parte della sua giornata circondato dalla scorta o comunque in circostanze di ufficialità professionali. La famiglia – aggiungono i ragazzi- è il nucleo dove l’embrione cresce con determinati valori e con il supporto della scuola si fa uomo. E quando il Procuratore dice che i genitori sono le più importanti figure di riferimento, intende dire che essi stessi trasmettono i principi educativi e gli stimoli adeguati per fronteggiare una società malata e pericolosa. Si aggiunge il ruolo delicato ed essenziale della scuola, capace di forgiare giovani menti e plasmare coscienze vergini. La scuola – commentano ancora i ragazzi del III e del IV O – contribuisce anche a sollecitare la motivazione e la sana ambizione, che nutre ogni viva intelligenza. E, a proposito delle droghe, approviamo l’opinione del Magistrato, che si dice favorevole all’abolizione delle droghe cosiddette “ leggere”, che consumano il cervello, portandolo fino alla morte. E morendo, l’uomo ha perso la possibilità di realizzare sé stesso e di essere utile alla società grazie alla propria professionalità e al proprio Sapere. Certo, perché la cultura rende liberi, liberi di scegliere, liberi di distinguere il bene dal male, liberi di avere un ruolo nella società, liberi di essere uomini. Grazie, dott. Gratteri, per averci rinnovato l’entusiasmo allo studio e “al giusto” anche in vista delle nostre prospettive professionali”.
Erano presenti all’incontro la Dirigente Scolastica, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, le prof.sse Antonella Lusi, Eliana Nanni e Costanza Spina.
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