di Alessandra Prospero
Dal 13 al 22 ottobre 2025, gli spazi dell’Aurum – La Fabbrica delle Idee di Pescara ospiteranno la mostra-evento “Pietas / Perché?”, un progetto collettivo che trasforma l’arte in un grido di denuncia e riflessione sui drammi del nostro tempo: guerre, genocidi, stermini, violenze perpetrate dall’uomo in nome del potere, della religione e di conflitti mai risolti.
A cura di Antonio Angelo Lori e Beniamino Cardines, la mostra riunisce artisti che, attraverso linguaggi diversi, restituiscono la fragilità del corpo, la memoria collettiva e il bisogno di compassione come atto di resistenza.
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Antonio Angelo Lori presenta una serie di immagini realizzate con intelligenza artificiale, stampate su carta e teli: scenari sospesi tra devastazione e umanità, memoria e speranza.

Antonio Angelo Lori foto AI
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Alfonso Fina propone le sue maschere scultoree, volti lacerati e ricomposti che diventano metafore della dignità ferita e della sofferenza che non si arrende.

Alfonso Fina maschere
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Petronio Del Ponte espone sculture che raffigurano arti e frammenti del corpo umano, simboli di disumanizzazione e ferite inflitte dalla violenza.
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Beniamino Cardines, performer e regista, presenta la video-installazione “Pietra Pietas”, in cui il corpo diventa memoria incarnata, urlo collettivo e testimonianza di dolore e resistenza.
Al centro del progetto risuona una domanda semplice e terribile, che attraversa ogni opera e performance: “Perché?”
Un interrogativo che non cerca risposte definitive, ma che costringe a guardare, ascoltare e non voltarsi dall’altra parte.
Incontro con gli artisti
Giovedì 16 ottobre alle ore 18:00, gli artisti Beniamino Cardines, Petronio Del Ponte, Alfonso Fina e Antonio Angelo Lori incontreranno il pubblico per dialogare sui temi della mostra.
Durante l’incontro sarà ospite OPI / Orchestra Poetica Italiana, con la performance “GAZA”, interpretata da Antonella D’Arrezzo, Manuela Di Dalmazi, Caterina Franchetta, Giulia Madonna, Alessandro Palomba, Annarita Pasquinelli e diretta da Beniamino Cardines, regista e direttore artistico di OPI.
“Pietas” intende restituire all’arte la sua funzione più autentica: scuotere le coscienze, interrogare, farsi specchio e critica del presente.
Antonio Angelo Lori – Tra tecnologia e pittura: la forma della libertà
Antonio Angelo Lori (Cuneo, 1957) è un’ artista, grafico pubblicitario e web designer. Ha iniziato il suo percorso professionale dalle arti grafiche negli anni ‘80, lavorando fra Marche e Abruzzo. Alla sperimentazione di tutte le tecniche di stampa ha poi affiancato l’esperienza nella comunicazione aziendale e nell’editoria e, negli anni ‘90, il web design.
Nel corso della sua carriera ha diretto campagne pubblicitarie, realizzato cataloghi e manifesti, firmato copertine di libri e riviste. Un percorso lungo, ricco di stimoli e incontri, votato alla creatività e all’aggiornamento costante.
Tra il 1998 e il 2002 ha curato la comunicazione di eventi artistici. In anni più recenti ha partecipato a mostre collettive e personali e fatto parte della giuria di varie estemporanee di pittura.
La sua ricerca artistica è incentrata sull’utilizzo della tecnologia e mette in discussione l’arte o, per esser più precisi, le nostre convinzioni su cosa è arte e cosa non lo è e lo fa con un mezzo che usa quotidianamente per la sua attività professionale: il computer.
Pennelli, tubetti di colore e tavolozze si alternano così a un ventaglio di possibilità espressive pressoché infinito dando vita a un nuovo tipo di “pittura” digitale. In questo modo, l’occhio onnipresente del grafico, abituato a muoversi dentro le griglie definite dai canoni della comunicazione, si lascia andare a una libertà espressiva svincolata dalle pratiche tradizionali.
Ogni immagine, unica nel suo genere, viene stampata su diversi tipi di supporto e l’effetto materico della pittura su tela è dato dall’uso di vernici e pigmenti. In queste composizioni il colore, elemento predominante nella poetica di Lori, interagisce con forme geometriche, spesso umane, accompagnate a volte da numeri, lettere o stralci di testo. Un universo figurativo vibrante e ricco dove ogni elemento sussurra qualcosa di sé per dare voce al tutto di cui è parte.
Annullate le tradizionali gerarchie tra i materiali, aboliti i confini tra pittura e scultura, superata la materia stessa in funzione del valore del vuoto o dell’immaterialità della luce, fino all’affermazione dell’arte come performance, come esperienza collettiva che coinvolge lo spettatore, la sperimentazione domina il fare artistico contemporaneo. Comprendere la storia dell’espressione dell’ultimo secolo esige un approccio connotato da elementi di novità, che non prende unicamente le mosse dall’analisi delle emozioni e dei pensieri dei protagonisti, ma che richiede, come punto di partenza, il farsi stesso dell’opera d’arte. L’analisi delle innovazioni creative e formali alla base della definizione della storia dell’arte del XX secolo, prende le mosse da una puntuale rilettura in senso cronologico dei punti nodali a livello esecutivo che hanno caratterizzato i movimenti e le correnti distintisi in termini di sperimentalismo e originalità operativa.
Ha esposto nel:
2014 Casoli Pinta – Catalogo Collettiva – Palazzo Ducale – Atri (TE)
2014 Catalogo “Arte No Caste” – Ex Aurum – Pescara
2015 Bozzetti d’Arte – Catalogo Collettiva MuMi – Francavilla (CH)
2016 Catalogo “Arte No Caste” – Palazzo Fibbioni – L’Aquila
2016 L’Immaginario – Catalogo Collettiva Museo Vittoria Colonna – Pescara
2016 Catalogo Collezione Pubblica Pinacoteca Arte Contemporanea – Casoli di Atri (TE)
2019 Catalogo Biennale Nazionale di Pittura Murale – Atri (TE)
2021 Catalogo Biennale Museo Sotto le Stelle – Atri (TE)
Beniamino Cardines – tra arte, parola e impegno civile
Beniamino Cardines (Svizzera, 1974) è scrittore, artista visivo, performer e regista teatrale. Vive e lavora a Pescara, dove da anni promuove progetti che intrecciano arte, letteratura e impegno sociale. Fondatore e direttore artistico dell’OPI / Orchestra Poetica Italiana, ha ideato e curato numerose iniziative di arte contemporanea e di sensibilizzazione civile, spesso connesse a tematiche ambientali, etiche e di diritti umani.
Autore di libri come “Le avventure di Plastica – L’inizio delle cose” e “Cose molto pericolose”, Cardines usa la narrazione e la performance come strumenti per “accendere fari sugli angoli bui dell’esistenza”, come lui stesso afferma.
La sua produzione artistica, esposta in varie sedi italiane ed europee, si caratterizza per un linguaggio poetico e diretto, in cui il corpo, la parola e l’immagine diventano mezzi di resistenza culturale e di memoria collettiva.
Nel 2023 ha firmato la mostra “Rebel Yell / #urloribelle” e nel 2025 torna con “Pietas / Perché?”, un progetto che fonde etica e estetica in una domanda universale: cosa resta della nostra umanità di fronte al dolore dell’altro?
Informazioni
Sede: Aurum – La Fabbrica delle Idee, Largo Gardone Riviera, Pescara
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00
Ingresso libero
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