È accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate il capitano della Guardia di Finanza denunciato da un’allieva 24enne della Scuola sottufficiali di Coppito, vicino L’Aquila.
Qualche settimana fa è scattata la denuncia per il 33enne istruttore, il quale è stato trasferito subito dopo l’esposto della ragazza, insieme ad altri tre colleghi ufficiali. Tutti e quattro sono indagati in concorso anche per maltrattamenti. Gli ufficiali istruttori della nota Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza a L’Aquila avrebbero commentato in una chat su Whatsapp la violenza denunciata dalla ragazza. I messaggi sono stati acquisiti dalla procura dell’Aquila e da quella militare di Roma, con l’obiettivo anche di chiarire quante altre persone fossero a conoscenza dei fatti e non hanno mai denunciato. Si tratterebbe di un gruppo in cui compaiono messaggi degli istruttori che commentavano le allieve con frasi tipo «È troppo bona, la caccia è aperta per punirla…»
I telefoni e i pc degli istruttori sono stati posti sotto sequestro.
La giovane allieva della scuola ha raccontato alla polizia di essere stata invitata in casa del capitano istruttore, nella periferia della città e non all’interno della struttura militare. L’uomo, stando al racconto della ragazza, non avrebbe accettato il suo diniego e quindi si sarebbe consumata la violenza.
Sono in corso di identificazione anche le altre allieve menzionate nelle chat di Whatsapp.
Nel frattempo l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) “auspica – in una nota – che sui presunti fatti accaduti all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza a L’Aquila, sia fatta chiarezza al più presto. La struttura forma e prepara le donne e gli uomini appartenenti alle Fiamme Gialle affinché possano affrontare con competenza il delicato lavoro.”
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