Nuova udienza oggi in tribunale a Teramo per Francesco Giuseppe Todaro indagato nell’inchiesta per pedopornografia aperta dalla procura distrettuale dell’Aquila dopo il rinvenimento di materiale hard di Giulia di Sabatino e altre ragazze all’epoca minorenni. Il processo è in corso dal 2018 e la famiglia Di Sabatino ritiene che sia strettamente collegato alla morte di Giulia. Todaro è accusato di induzione alla prostituzione minorile e pornografia minorile. L’inchiesta era partita dopo alcune intercettazioni nell’ambito del caso Castrum su un presunto giro di appalti e tangenti. Todaro in quelle intercettazioni sosteneva di aver conosciuto Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto precipitata il 1° settembre 2015 da un cavalcavia sull’A14 a Tortoreto.
Sebbene l’indagine sulla morte di Giulia Di Sabatino sia stata archiviata dalla procura di Teramo come suicidio, il pm della procura generale dell’Aquila che ha indagato su questo caso per i capi d’imputazione di pedopornografia e induzione alla prostituzione, ha parlato di “una condotta che ha concorso a determinare la morte di Giulia”.
I genitori di Giulia, da sempre convinti che la figlia non si sia suicidata, presenteranno una nuova richiesta di apertura delle indagini.
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