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“Calcio, politica e potere”, l’aquilano Valerio Mancini ci rivela i sottili intrecci tra il calcio e le dinamiche geopolitiche globali

Il libro “Calcio, politica e potere” è una lettura intrigante e stimolante che analizza profondamente i legami complessi tra il calcio e la geopolitica. Attraverso una serie di casi studio e dati concreti, gli autori, Narcís Pallarès-Domènech,  Alessio Postiglione e l’abruzzese Valerio Mancini offrono una panoramica completa sul ruolo sempre più rilevante che il calcio gioca nel contesto politico ed economico globale.

La trasformazione del calcio da semplice fenomeno culturale a soggetto geopolitico autonomo è un tema affascinante e di grande rilevanza nell’attuale panorama internazionale.

La descrizione dei motivi e delle dinamiche che portano i Paesi e le grandi potenze a utilizzare il calcio per i propri fini strategici è senza dubbio l’aspetto centrale del libro. Il football, come fenomeno culturale di massa, ha dimostrato nel corso di oltre un secolo di avere un impatto significativo sulle società e sulle identità nazionali, rendendolo un terreno fertile per influenze politiche ed economiche.

Gli autori dal loro punto di osservazione spiegano come questo sport, seguitissimo in ogni angolo del vecchio continente, contribuisca in modo sostanziale all’economia dell‘Unione Europea, generando un significativo numero di posti di lavoro e un considerevole introito fiscale, sottolinea ulteriormente la sua importanza e influenza a livello globale.

Attraverso il libro, i lettori possono comprendere meglio come il calcio sia utilizzato da paesi e potenze mondiali per raggiungere obiettivi strategici, e come questo influenzi le dinamiche globali. Inoltre, questo lavoro vuole offrire uno sguardo approfondito sui recenti sviluppi nel mondo del calcio, come la controversa questione della Superlega europea e le dinamiche che hanno portato l’organizzazione della Coppa del Mondo in Qatar.

Questo approccio approfondito e ben documentato offre ai lettori una comprensione più chiara delle complesse relazioni che esistono tra il mondo dello sport e la politica internazionale, fornendo spunti di riflessione preziosi sulle implicazioni presenti e future di tali connessioni.

Complessivamente, “Calcio, politica e potere” e uno strumento prezioso per coloro che sono interessati a comprendere il ruolo del calcio nel contesto geopolitico contemporaneo, offrendo una lettura piacevole e informativa che stimola riflessioni profonde su questo argomento.

gli autori

Valerio Mancini aquilano, analista e politologo esperto di relazioni internazionali e, in particolare, di politica latino-americana.
Ha lavorato per l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), l’OCSE e per il MAOC-N, Centro di Analisi ed Operazioni Marittime – Narcotici. Docente presso la Rome Business School e l’Istituto “Armando Curcio”, è stato visiting lecturer in numerose università in Italia e all’estero; direttore del Centro di ricerca della Rome Business School, dove insegna anche “Geopolitica dello sport”.
Autore e co-autore di articoli e pubblicazioni accademiche, ha lavorato per il quotidiano colombiano El Espectador e collabora dal 2010 con il programma radiofonico dell’Universidad Nacional de Colombia, UN Analísis. Grande appassionato di calcio, vive da anni tra Europa e Sudamerica.

 

Alessio Postiglione, giornalista professionista e Cavaliere dell’Ordine del merito della Repubblica. Già Research assistant dell’Istituto Universitario Europeo, direttore del Master in Political marketing della Rome Business School, docente in comunicazione per la LUISS, l’Università Internazionale di Roma, la Sapienza e la SIOI; ha scritto per La Repubblica, Il Mattino, l’Huffington Post, L’Espresso; ex capo redattore de L’Identità. È stato Capo ufficio stampa presso Presidenza del Consiglio, portavoce del sottosegretario alla Funzione pubblica, addetto stampa al Parlamento europeo, al Comune di Napoli e al Ministero della Cultura.
È stato relatore alle Nazioni Unite di New York, al Parlamento europeo, al Senato e alla Camera dei deputati. Ha scritto Popolo e populismo (Cairo, 2019), con il quale ha vinto il premio Milano International, Sahara, deserto di mafie e jihad (Castelvecchi, 2017), The leftist rhetoric of the right wing propaganda in L’extreme droite in Europe (Bruylant, 2016).
Vincitore della menzione speciale del Premio giornalistico e letterario Coni 2022 con Calcio e geopolitica (Edizioni Mondo Nuovo, 2021).

 

Narcís Pallarès-Domènech, nasce nel 1979 a Sant Jaume dels Domenys (Catalogna). Analista politico, esperto di sicurezza e relazioni internazionali. Laureato in Scienze politiche all’Universitat Autònoma de Barcelona. Master in Geopolitica e Master in Comunicazione e Lobbying nelle Relazioni Internazionali presso la SIOI-UN Italia. Master di Geopolitica e Sicurezza Globale presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Guest lecturer presso la cattedra di Geografia delle Lingue dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si occupa delle relazioni esterne e istituzionali della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia. Co-autore di un manuale di criminologia pubblicato in America latina. È socio del Futbol Club Barcelona e appassionato di calcio internazionale.

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