Un sindaco per il futuro: idee e responsabilità per la Nuova Pescara

Un sindaco per il futuro: idee e responsabilità per la Nuova Pescara
03 Dic 2025

di Giuseppe Di Giampietro (arch, SMPP1 comitato Saline.Marina.PP1)

Jovanotti e i Negramaro a Montesilvano. C’è chi scrive “Fate lavorare giunta e sindaco… si stanno impegnando al massimo per il bene della città”. Rivolgiamo alcune osservazioni.

  1. Sembra di sentire un turista che viene a fare il bagnante e vuole trovare spettacoli ed occasioni  di divertimento. Invece c’è chi vive qui, e chi sempre più spesso si trasferisce nella casa al mare per viverci, perché questo posto non è solo una stazione balneare, ma unagrande città del medio Adriatico dove si vive meglio che nelle anonime città metropolitane e nei paesi di provincia. E si hanno progetti per il futuro con speranza.
  1. Una città da costruire, che aspetta da dodici anni che si rispetti gli esiti di un referendum per una grande città da 200mila abitanti integrata. Che ha bisogno di qualità ambientale e non di un mare con divieto di balneazione ad ogni temporale estivo. Dove ci sia un piano della mobilità sostenibile integrato con Pescara ed i comuni contermini, che colleghi autostrada e tangenziale, che abbia un trasporto pubblico in sede propria integrato con parcheggi, piste ciclabili zone pedonali che riduca il peso del traffico e degli incidenti stradali e unisca le città dell’area metropolitana.
  1. Una grande città collegata da pinete, boschi collinari, parchi litoranei fluviali e dal nuovo parco del Saline Piomba, con un piano del verde e di forestazione urbana che garantisca 1 nuovo albero per abitante in 5 anni. 200mila nuovi alberi per Nuova Pescara.
  1. Per questo avremmo bisogno di un sindaco con cui discutere, disposto ad ascoltare e a prendere impegni nei confronti di cittadini ed operatori locali. In grado di impegnarsi a completare entro 2-3 anni corso Strasburgo, che aspetta da 25 anni,  con ampi marciapiedi, alberi e portici, almeno da un lato, dalla stazione al mare. Un sindaco che avvii una revisione del piano particolareggiato PP1 con un nuovo piano, pubblico, trasparente e partecipato. Invece di indebitarci con i proprietari delle aree, con cessioni gratuite con promessa di compensazioni urbanistiche mai discusse con la città, per realizzare un ospedale di comunità, al posto di una scuola, un terminal bus al posto del parco del Saline, un teatrino con spianata per spettacoli in uno spartitraffico. Un pattinodromo in un’area verde, che ha funzionato una settimana in due anni. E qui mi fermo per non parlare del passato. Perché noi conosciamo il presente e abbiamo un progetto per il futuro. Che vorremmo costruire con il sindaco della nuova città.


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