La FWU Life Insurance Lux è stata posta in liquidazione a seguito di una decisione del Tribunale del Lussemburgo che ha disposto il suo scioglimento. Tre anni circa sono i tempi previsti della procedura per accertare il passivo.
C’è una buona notizia: entro sei mesi, il commissario liquidatore invierà agli assicurati, noti o identificabili dai libri sociali, una nota con l’indicazione del credito insieme ad un modulo precompilato.
In Italia sono circa 100mila clienti coinvolti nel crack FWU che hanno sottoscritto le polizze per circa 400 milioni di euro, con un importo medio per polizza di 4.000 euro.
Intanto, dilaga il panico dei risparmiatori e moltissimi di essi ogni giorno stanno contattando l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” per avere informazioni in merito. Numerose anche le segnalazioni pervenute alla Delegazione abruzzese che ha predisposto delle Faq per i risparmiatori traditi da FWU.
“Le polizze vendute in Italia – afferma l’Avv. Emilio Graziuso, Presidente dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – possono risultare piuttosto complesse, in particolar modo per il piccolo risparmiatore che non ha una formazione specifica nel settore finanziario. Come Associazione stiamo, quindi, studiando i contratti stipulati dai nostri associati per capire se essi presentano delle lacune informative ed, in quest’ultimo caso, individuare i soggetti responsabili di eventuali violazioni degli obblighi di informazione. Inoltre, l’Associazione è al lavoro per valutare se il controllo e la vigilanza a tutela dei consumatori ha funzionato correttamente o meno nel caso di specie”.
Gli fa eco il Vice-Presidente Nazionale Massimo Bomba, il quale chiarisce: “la procedura di liquidazione di FWU Life Insurance Lux è soggetta alla legge lussemburghese, diversa da quella italiana. Pertanto, per evitare il ping-pong tra l’autorità di vigilanza italiana, quella europea e lussemburghese, occorre attivare “una linea diretta”: un canale digitale “ad hoc” con il liquidatore che sia facilmente accessibile a tutti, anche direttamente ai risparmiatori senza l’ausilio di tecnici o professionisti. Questo passaggio è importante per i cittadini vittime di FWU, i quali devono essere messi in condizioni di poter accedere alla procedura di liquidazione in modo diretto e semplice. In tal modo, si può snellire la procedura ed ovviare anche alle lungaggini dell’invio del cartaceo presso l’indirizzo fisico del liquidatore. Il caso FWU – conclude Bomba – evidenzia delle importanti lacune nella vigilanza così come è strutturata sia a livello europeo che nazionale. Questo solleva interrogativi sulla necessità di migliorare i meccanismi di controllo per garantire una maggiore tutela dei consumatori”
In primis, è necessario recuperare i contratti stipulati, copia della polizza sottoscritta, i rendiconti annuali e la documentazione ricevuta dalla compagnia.
Inoltre, occorre documentare i pagamenti effettuati alla compagnia a titolo di premi.
Successivamente, contattare un professionista o una associazione dei consumatori per un’analisi del caso.
E’ inutile contattare la compagnia FWU poiché ha interrotto tutti i canali di comunicazione, i sistemi informatici della compagnia risultano bloccati.
Quali sono le possibilità di recuperare i premi versati?
E’ possibile recuperare i premi versati, almeno in parte, se sono state eseguite le normative previste dalla LSA, legge sulla sorveglianza degli assicuratori. La compagnia assicurativa avrebbe dovuto mantenere distinti i beni derivanti dai crediti assicurativi rispetto ad altri crediti generati da attività diverse ed avrebbe dovuto depositare tali somme presso una banca autorizzata dalla CAA.
Inoltre, andrà capita l’entità del “buco” e in quanti e con quali strumenti Fwu ha investito.
Quanto sarà l’ammontare che si riuscirà a recuperare?
Dipende dal tipo di contratto sottoscritto. E’ importante chiarire che il credito recuperabile da ciascun titolare di polizza corrisponde al valore della polizza stessa e non a quanto è stato investito. La FWU ha offerto diverse tipologie di polizze, ognuna delle quali avrà un valore specifico.
Quali saranno i tempi previsti per riavere i soldi?
La procedura di accertamento del passivo durerà circa tre anni, i risparmiatori dovranno inviare le proprie richiesta e solo dopo si procederà alla liquidazione degli attivi.
Entro sei mesi, il commissario liquidatore invierà agli assicurati noti o identificabili dai libri sociali una nota con l’indicazione del credito insieme ad un modulo precompilato.
Nessun risparmiatore deve più pagare alcun premio.
Cosa fare nei prossimi giorni?
Seguire l’evolversi della vicenda attraverso canali istituzionali.
La nostra associazione continuerà ad aggiornare i consumatori anche su istruzioni operative che il commissario fornirà in merito.
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