Stadio Gran Sasso, tra un intoppo e un altro l’inizio dei lavori è più vicino. Il punto della situazione

Stadio Gran Sasso, tra un intoppo e un altro l’inizio dei lavori è più vicino. Il punto della situazione
14 Nov 2024

Erano stati annunciati come imminenti già lo scorso marzo, ma adesso i lavori sullo stadio Gran Sasso d’Italia, all’Aquila, sono effettivamente più vicini.

A determinare il ritardo una serie di intoppi sopraggiunti dopo l’appalto integrato aggiudicato dalla SV Edil Costruzioni in ATI con la ditta Catenacci.

Intoppi che hanno riguardato in particolar modo alcune prescrizioni al progetto per il rispetto della  normativa in tema di sicurezza negli eventi di pubblico spettacolo, come ad esempio l’antincendio, le uscite di emergenza e le vie di fuga.

La progettazione esecutiva messa a punto dalle ditte aggiudicatarie, infatti, è stata sottoposta a verifiche, come previsto dalla normativa vigente, da un soggetto terzo validatore, individuato dalla stazione appaltante del Comune dellAquila. 

Soggetto terzo che ha effettivamente imposto le correzioni nell’ambito della sicurezza del pubblico spettacolo, che sono state eseguite e messe nuovamente al vaglio del validatore che in questi giorni le sta finendo di esaminare. 

Quando non si attendeva altro che l’esisto positivo però, con l’inizio dei lavori previsto per fine novembre, da parte del soggetto terzo sarebbe sopraggiunta, proprio in queste ultime ore, una nuova richiesta di verifica riguardante il muro di sostengo che delimita il campo dell’anti stadio. Richiesta che allungherà ulteriormente un iter che sembrava concluso, anche perché invece è atteso nei prossimi giorni il parere positivo dei Vigili del Fuoco.

Ci sarà allora da attendere il tempo necessario alle nuove verifiche, prima che il RUP del Comune dell’Aquila, il geometra Carlo Cafaggi, possa finalmente validare il progetto per dare il via libera all’inizio dei lavori del Primo lotto, quello “Nord”, previsto a questo punto dopo novembre, in inverno, quando all’Aquila i cantieri vanno quantomeno a rilento per le difficili condizioni meteorologiche, in attesa della primavera.

Un progetto ambizioso quello della rigenerazione dell’impianto Gran Sasso d’Italia, che è nato da un idea de L’Aquila 1927 in partnerariato di fatto con il Comune, dal costo complessivo di circa 17milioni, dieci dei quali provenienti dai Fondi PNRR e con cui verranno realizzati i lavori dl lotto Nord.

Lavori che prevedono la realizzazione di una nuova curva coperta, la Nord appunto, che prenderà il posto dell’orribile incompiuta che svetta su quella che ad oggi è la curva degli ospiti e che invece diventerà dei tifosi di casa. Dietro, in una zona oggi abbandonata, verrà realizzato un nuovo campo di calcio a 11, ma anche un campo a 5 polivalente coperto, un campo da padel, sempre coperto, due bar e un ristorante.  E non finisce qui perché sempre in quest’area sono previste una foresteria, un locale commerciale, una sala multimediale, una sala riabilitativa e quattro spspogliatoi oltre ai servizi accessori

La revisione del progetto non è stata però l’unica complicazione accorsa. Una problematica ha riguardato infatti la ricollocazione della sala per il Gruppo operativo per la sicurezza (GOS) – ad oggi situata nella struttura da demolire – durante il periodo che vedrà la concomitanza dei lavori con l’utilizzo dell’impianto, che continuerà ovviamente ad essere fruibile e ad ospitare le gare di campionato.

Ebbene dopo una concertazione tra L’Aquila 1927, le Forze dell’ordine e il Comune, questa collocazione è stata finalmente trovata nella Tribuna Ovest.

Salvo ulteriori sorprese insomma, in questo inverno 2024/25 è previsto l’inizio dei lavori tanto attesi.

Un’opera su cui L’Aquila 1927 punta molto, in quanto andrebbe a costituire un importante asset economico per una concezione moderna dello stadio, con funzioni sportive ma anche sociali, che vedrà l’impianto aperto alla cittadinanza sette giorni su sette e che porterà la capienza dagli attuali 6.100 spettatori a 7.500 posti tutti al coperto.

Alessandro Tettamanti


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