di Alessandro Tettamanti
Serviva una vittoria per svegliasi dall’incubo di domenica scorsa e così è stato.
Dopo l’umiliante cinquina presa a San Benedetto, L’Aquila supera con un 2-0 secco, maturato nel secondo tempo grazie ai gol di capitan Brunetti e Giampaolo, i canarini della Fermana, aiutata questa volta da un’espulsione tra le fila avversarie arrivata più o meno allo stesso minuto di gioco – cioè verso la fine del primo tempo – di quella (ingiusta) di Mantini nelle Marche. Quando si dice il Karma… o magari la nuova mascotte “Sveva”, al suo esordio, che porta fortuna, chissà.
Con Mantini squalificato mister Pagliari cambia schierando per la prima volta dal primo minuto Giandonato, perno di centrocampo insieme a Misuraca e Del Pinto sulle mezz’ale. Piccola rivoluzione anche in difesa, dove al centro sono confermati capitan Brunetti e Alessandretti, ma a fare il terzino va da una parte Zuccherato (anche per lui esordio dal primo minuto) e dall’altra Casella, grazie al fatto che davanti, sulla sinistra, non c’è Giampaolo (partito dalla panchina per un affaticamento muscolare), ma il 2007 Russo che completa il reparto insieme a Belloni, centrale, e Banegas sulla destra.
Partono bene i rossoblù con un’occasionissima dopo un bello scambio in velocità tra Russo e Belloni per Del Pinto che taglia la difesa e arriva a tu per tu col portiere avversario che riesce ad intercettare.
Al 15’ perfetta punizione a girare di Giandonato per la testa di Belloni che in tuffo, davanti al portiere, la mette fuori di poco.
Da qui in poi la spinta dell’Aquila diminuisce e qualche nuvola inizia a coprire il cielo sereno del Gran Sasso, dove hanno preso posto intanto 2500 spettatori (100 gli ospiti). Alla mente giungono allora pesanti pensieri che indurrebbero a pensare che forse la sonora sconfitta di San Benedetto non sia stata ancora smaltita. Perché se è vero che Michielin resta inoperoso, in avanti sembra mancare qualcosa con Casella troppo bloccato e Banegas troppo lontano dalla porta.
I canarini però per difendersi commettono più falli che comportano prima il giallo a Casucci e poi per due volte a Mavrommatis che al 40’ deve quindi abbandonare il campo, nel nervosismo generale della panchina Fermana che rimedia anche l’espulsione del team manager, oltre all’ammonizione arrivata a Giandonato coinvolto nella bagarre.
Il cielo allora si sgombra e solo due minuti dopo L’Aquila segnerebbe già l’1-0 con una punizione perfetta di Giandonato dalla sinistra che Belloni riesce a colpire con un gran numero, visto che deve praticamente andare all’indietro col corpo per colpirla. Il pallone si dirige verso il secondo palo dove c’è Brunetti che non la tocca e quindi si infila da sola all’interno della rete. La guardalinee però alza la bandierina e il signor Galiffi della sezione di Alghero annulla per fuorigioco di Brunetti, togliendo il gol alla punta argentina.
Bisogna allora trattenere il fiato durante l’intervallo per vedere i frutti di quanto di liberatorio nell’aria si era iniziato a percepire. Pagliari non fa rientrare in campo Alessandretti, sposta Casella al centro e butta dentro Gueli per spingere di più col terzino sulla fascia e sfruttare la superiorità numerica.
Con quattro under in campo e dopo quattro minuti di gioco del secondo tempo, L’Aquila si libera così dai fantasmi del Riviera delle Palme. Scambio da calcio d’angolo Giandonato-Zuccherato-Giandonato con quest’ultimo che va al cross dove per poco non arriva Belloni, ma nella mischia c’è capitan Brunetti che sotto porta va a reliazzare il suo primo gol in serie D con la maglia dell’Aquila (in foto).
L’ostacolo più grande a quel punto è superato e la prosecuzione della gara appare in discesa.
Iniziano i cambi, con Russo che al minuto 60’ esce per far entrare Giampaolo, mentre sette minuti più tardi Keita sostituisce Giandonato, apparso tanto preciso con il suo piede quanto ancora non del tutto in condizione fisica.
Affaticamento in settimana a parte, il più in forma continua a sembrare Giampaolo che al 71’ non ci pensa due volte e di prima intenzione tira una palla di contro balzo da trenta metri circa, che va a finire sotto l’incrocio. Euro gol, riscatto avvenuto e partita chiusa.
Prima del 90′ occasione per Belloni che al 78’ in velocità per poco non riesce a trovare il gol del 3-0 negato da Di Stasio che si distende bene sul primo palo e poi per Giampaolo, che al 90′ per poco non fa doppietta su bel cross di Gueli pendolino della ripresa. Da segnalare nel finale anche il debutto del 2005 Aversa che entra per Banegas.
Si potrebbe pensare allora che sempre per una questione di Karma, la Samb si impantana sul 2-2 a Fossombrone e, una settimana dopo dalla manita rifilata all’Aquila, viene scavalcata nuovamente dal capoluogo abruzzese, adesso secondo, a due punti dalla vetta occupata in solitaria dal Chieti con 12 punti. I neroverdi infatti oggi sono usciti vittoriosi per 2-3 a Senigallia, con un finale di gara al cardiopalma che ha visto un gol annullato ai marchigiani per un dubbio fuori gioco.
Senigallia che diventa secondo insieme all’Aquila e Atletico Ascoli, prossimo avversario della squadra di Pagliari per la prima di due trasferte consecutive. L’Aquila che oggi ha collezionato la sua terza vittoria su tre gare in casa, dove ha realizzato sette gol subendone uno solo, mentre in trasferta, su due partite, ha conquistato finora un solo punto, prendendo sei gol e realizzandone uno, su rigore
Piccola curiosità finale, oggi per la quinta giornata del girone F di sere D, sono stati ben 37 i gol realizzati, per una media quindi di circa 4 gol a partita, con il risultato visto all’Aquila che alla fine è stato il più stretto della domenica e con un nuovo 5-0, refilato questa volta dal Castel Fidardo al Termoli. Segno di un campionato che, come quello dell’anno scorso, ha una sua buona dose di imprevedibilità e dove, avere continuità e prendere meno gol possibile potrebbe essere la chiave del successo.
PAGLIARI: “SAN BENEDETTO NON VA DIMENTICATA”
“San Benedetto non la dobbiamo dimenticare, ma ricordarla per tutto l’anno come esempio negativo, perché a volte le sconfitte sono più utili delle vittorie“. Esordisce così in sala stampa Mister Giovanni Pagliari.
“L’importante – continua – è che quanto visto domenica scorsa non si ripeta. I ragazzi sono stati bravi perché risollevarsi dopo una batosta non è facile. Già da mercoledì avevo capito che avevano una gran voglia di rivalsa” .
Poi sulla partita e sui cambi: “Tutti si devono sentire titolari, se uno prende la panchina per una boccitura non può stare in questo gruppo”.
Infine su Aversa: “Sono contento per il suo debuttato, si è sempre impegnato molto e fino ad adesso aveva fatto tanta tribuna. Premiare un ragazzo significa premiare il gruppo”
BRUNETTI: “DEDICO IL GOL A MIA MADRE”
“Non ho toccato il pallone, Belloni aveva fatto un gran gol”, è la notizia che in sala stampa dà il capitano sull’episodio accorso sullo 0-0.
E sul gol: “Sì è il primo gol con L’Aquila in serie D, sono andato in contrasto su quella palla e ci sono arrivato per primo. Contento di aver sbloccato il risultato, dedico questo gol come sempre a mia madre, scomparsa non molto tempo fa”.
GIANDONATO: “GRAN PARTITA DI SQUADRA”
All’esordio da titolare in sala stampa Manuel Giandonato è contento anche per il primo assist servito a Brunetti: “Questa è stata una settimana particolare per via della pesante sconfitta di San Benedetto – ammette il centrocampista – ma abbiamo fatto una grande partita di squadra ed io sono soddisfatto per la mia prestazione in linea con quello che mi chiedeva il mister”.
“Sto bene fisicamente – ha continuato Giandonato – mi manca ancora il ritmo gara e mi auguro presto di raggiungere i 90minuti di autonomia, dato che come si è visto oggi verso il finale ho avuto i crampi”.
IL TABELLINO DEL MATCH
L’AQUILA 1927 – FERMANA: 2-0
RETI: 50’ Brunetti, 72’ Giampaolo
L’AQUILA 1927: Michielin, Casella, Alessandretti (45’ Gueli), Brunetti, Zuccherato (80’ Di Santo), Del Pinto, Giandonato (67’), Misuraca, Banegas (85’ Aversa), Belloni, Russo (61’ Giampaolo)
ALL: Giovanni Pagliari
FERMANA FC: Di Stasio, Marucci (73’ Cocino), Tafa, Romizi, Ferretti (57’ Valsecchi), Bianchimano, Sardo (85’ Palmucci), Casucci (Polanco), Mavrommatis, Fontana (73’ Bartoli) Karkalis
ALL: Dario Bolzan
Ammonizioni: 15° – 40° Mavrommatis (FER), 24’ Casucci (FER), 42’ Giandonato (AQU), 46’ Banegas (AQU)
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