Luco dei Marsi, sulle tracce del femminile e della Dea Angizia con la Consulta delle Donne

Luco dei Marsi, sulle tracce del femminile e della Dea Angizia con la Consulta delle Donne

Il lavoro e l’impegno profuso dalla Consulta delle Donne di Luco dei Marsi hanno realizzato una giornata unica, dedicata al femminile e alle tematiche che lo riguardano, in tutte le sue sfumature. La Giornata Rosa, frutto di questo lavoro appassionato, offrirà domenica 4 agosto, a partire dalle 8 di mattina, un convivio di arte e attualità, storia, costume e società. AbruzzoSera ha intervistato la Presidente della Consulta, la professoressa Maddalena Angelucci, da sempre fautrice di condivisione e valorizzazione delle risorse (anche umane) che sono i cardini dell’organismo istituzionale che rappresenta.

 Nell’opera “I Racconti di Angizia 1915-1921” di Giuseppe Pennazza l’autore compie un viaggio fantastico proprio accanto ad Angizia, alla riscoperta delle antiche tradizioni marsicane. Già nella dedica “Al mio lago barbaramente prosciugato” si percepisce parte del suo dolore, nel “lamento” l’emozione diviene struggente incontrando il terremoto, descritto con memoria diretta. Angizia sorregge e protegge dall’abbandono alla disperazione, esaltazione di fede e figura femminile imponente. Nel 2024 sopravvive il legame con questa vera e propria forza della natura? Inoltre, il culto di Angizia si perde nelle memorie ancestrali. Cosa è rimasto della Dea Grande Madre?
Credo che ogni luchese senta forte il legame con la grande Dea. Luco è “Città di Angizia”, della grande Dea Madre, di colei che guariva, che incantava i serpenti, che traeva la luna giù dal cielo, che con le grida tratteneva i fiumi e che spogliava i monti delle selve chiamandole. Lo spirito della Dea alberga nell’animo fiero di ogni donna e uomo di questo paese ubicato sotto il monte La Ciocca, questo paese “che cerca la luce sulla piana sconfinata del Fucino”, pronto a “guarire”, reinventarsi e aprirsi all’accoglienza e a nuova vita.

Intimamente legata a Luco dei Marsi, il cui antico nome è proprio Angizia, si potrebbe dire che la sorella di Circe abbia assistito al prosciugamento del lago, vedendo gli uomini passare dalla rete da pesca all’aratro per la coltivazione. Come cambia la figura della donna attraverso questo lungo percorso di trasformazione?
Un lungo percorso di trasformazione ha interessato la donna di questo nostro meraviglioso e straordinario paese, Luco dei Marsi. Si è passati da una figura di donna strettamente relegata all’interno del recinto domestico a quella aperta alla società, soggetto pienamente attivo che sa interpretare le cifre di questa società contemporanea e rispondere fattivamente e positivamente ad esse. Nella mia mente in questo momento si proiettano a sequenza, come fotogrammi, diverse immagini: l’immagine della donna moglie di un pescatore che, mentre il marito era impegnato nell’attività della pesca, lei restava a casa ad occuparsi dei figli, della famiglia, garantendone il sostentamento, con la coltivazione dei campi a ridosso della montagna per il raccolto di lenticchie, cicerchie e “mazzocche”; mi viene in mente l’immagine di una donna che, dopo il prosciugamento del lago, ostinatamente coltivava terre ancora aride, mentre il marito, magari, era emigrato all’estero; vedo le donne che nel 1950 hanno partecipato alla sciopero a rovescio contro il principe Torlonia e alle lotte per la terra conclusesi vittoriosamente con la riforma agraria; vedo una donna che, negli anni a venire, è divenuta protagonista in ambito commerciale e sociale, trasformandosi in imprenditrice, insegnante, dottoressa e oggi vedo ragazze che ritornano a guardare la loro terra, sognando imprese agricole di rilievo. La nostra comunità multietnica, tuttavia, mi rimanda l’immagine di donne che patiscono ancora la difficoltà di una lingua che non conoscono, di una cultura che è loro estranea. Tanto c’è da fare per una comunità inclusiva, fraterna, capace di valorizzare e promuovere tutte le donne.

Le organizzatrici e le donne partecipanti all’evento hanno una grande responsabilità. Come è nata la “rosa” delle scrittrici, imprenditrici e delle artiste che parteciperanno al progetto?
Crediamo fortemente in questa giornata che vede partecipi donne che, con il loro operato, segnano decisamente la trasformazione di questa nostra società in una dimensione più aperta e solidale, non dimenticando le proprie radici, forti del loro essere donna. La giornata consta di vari eventi significativi: si inizia al mattino con una passeggiata nel Bosco di Angizia a cura del CAI Vallelonga – Coppo dell’Orso (le donne si mettono in marcia: mai smettere di camminare!), per passare poi a un momento di ristoro e di ascolto della voce della Dea, con la scrittrice Roberta Placida, ai piedi del tempio (mai smettere di ascoltare e pronte a intervenire per “guarire”!). Il pomeriggio si aprirà con una estemporanea d’arte e concorso, aperti alla più ampia partecipazione e a tutte le arti figurative (pittura, scultura, fumetto…), nella certezza che la bellezza “salverà” il mondo, per poi passare a dialogare con Oria Gargano, fondatrice e attuale presidente di “BeFree”, cooperativa sociale contro tratta, violenza e discriminazione, nonché autrice del romanzo “L’amore poderoso” e con Marielisa Serone D’Alò, filosofa. La giornata si concluderà con la premiazione del concorso e l’esibizione del gruppo “Incanto- le RiBelle”, voci di donne dal mondo.

Cosa si augura la Presidente della Consulta delle Donne per questa “Giornata in Rosa”?
Innanzitutto che sia una bella giornata! Mi auguro che il 4 agosto la Consulta delle donne di Luco dei Marsi, fortemente voluta dalla nostra Sindaca Marivera De Rosa, venga riconosciuta e identificata come spazio di vivificazione e valorizzazione delle donne e con le donne. Mi auguro che questa giornata segni solo l’inizio di un percorso di crescita della nostra comunità in nome della libertà, dell’accoglienza e della valorizzazione dell’unicità e di tutte le differenze a partire da quelle di genere.

La Consulta delle Donne di Luco dei Marsi
La Consulta nasce con gli obiettivi di promuovere iniziative e azioni volte a migliorare la partecipazione delle donne nel contesto socioeconomico e stimolare una cultura di pari opportunità. Mira a valorizzare la presenza, la cultura e l’attività delle donne nella società e nelle istituzioni; sostenere le pari opportunità nel lavoro, nella politica e nella società e infine promuovere interventi contro tutte le forme di esclusione e di violenza verso le donne e azioni volte alla salvaguardia della salute delle donne.
La Consulta delle Donne è un’istituzione democratica, autonoma, senza fini di lucro e promuove la crescita socio-culturale del territorio attraverso azioni positive e continuative, nel riconoscimento della differenza di genere e nel pieno rispetto della dignità umana, volte alla garanzia della parità di opportunità tra uomo e donna. La Consulta è un organo di partecipazione delle cittadine all’attività amministrativa dell’Ente comunale, finalizzata alla valorizzazione del ruolo politico delle donne nella società civile. La Consulta nasce, altresì, per dare maggiore impulso alle politiche sociali, culturali, educative e assistenziali della vita amministrativa del Comune. Promuove indagini sulle loro esigenze, indicando miglioramenti e soluzioni. Essa è aperta alla partecipazione di tutte le cittadine a partire dai 16 anni di età e che siano residenti o domiciliate a Luco dei Marsi, o che qui svolgano la loro attività lavorativa.

 

 

 


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