Gran Sasso, Centrosinistra: proponiamo soluzioni lavorative e strategia. Lunedi 20 commissione e 30 maggio consiglio straordinario richiesti da opposizioni

Gran Sasso, Centrosinistra: proponiamo soluzioni lavorative e strategia. Lunedi 20 commissione e 30 maggio consiglio straordinario richiesti da opposizioni
16 Mag 2024
“Servono soluzioni lavorative urgenti e visto il silenzio dell’amministrazione, avanziamo proposte concrete e praticabili. –   Così tutti i gruppi del centrosinistra nella conferenza stampa aperta dal consigliere Enrico Verini e che ha visto l’intervento delle consigliere e dei consiglieri Stefano Albano, Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo, Paolo Romano, Gianni Padovani, Simona Giannangeli, Elia Serpetti ed  Alessandro Tomassoni. – Non si può attendere oltre, l’allarme lo abbiamo lanciato da mesi, i sindacati da tempo cercano una interlocuzione con l’amministrazione ed il Sindaco finora non ha ritenuto di incontrarli. Come centrosinistra, abbiamo oggi depositato un primo documento di proposte che porteremo al consiglio comunale straordinario del 30 maggio da noi richiesto da tempo. Non solo, la nostra mozione verrà ulteriormente arricchita dopo l’ascolto di tutti gli attori (sindaco e  giunta, Ctgsi, sindacati ecc) che faremo lunedì 20 nella riunione della prima commissione, anche questa da noi richiesta, stanchi di parole inconcludenti.
La situazione è drammatica per lavoratori e lavoratrici e per il futuro della stazione sciistica bloccata da inerzia e sottovalutazioni.
Tra le nostre proposte, chiediamo al sindaco ed alla giunta di impegnarsi: ad attivare una immediata revisione del contratto di servizio tra Comune dell’Aquila e Centro Turistico, modificando i termini oggi in vigore, oramai superati dalla situazione che stiamo vivendo; a prevedere l’inserimento di ulteriori attività nel contratto rivisitato, tra quelle gestite dall’Ente ma non svolte in proprio, che possano offrire la possibilità ai lavoratori di prestare la loro opera compensando tutte le prestazioni non più necessarie fino al ripristino della piena funzionalità della funivia; a disporre alternativamente e/o contestualmente alle misure di cui sopra, il ricorso a comandi (o altre forme di mobilità) dei lavoratori del CTGS, verso il Comune dell’Aquila e/o altre S.p.A. comunali, compatibilmente con le loro necessità e con l’inquadramento posseduto dai lavoratori; ad attivare in tempi brevi una concertazione sindacale con le rappresentanze sindacali dei lavoratori del C.T.G.S. per attivare tutti gli strumenti di “armonizzazione” contrattuale previsti dalla legge e necessari per le finalità da noi indicate; ad includere nelle misure richieste, anche i lavoratori “stagionali” che prestano la loro opera presso il C.T.G.S., evitando ad essi ogni penalizzazione derivante dal non possesso di un contratto a tempo indeterminato.
Questa è solo una parte delle nostre proposte che riguardano anche la sostituzione di funi ed impianti.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (Ansfisa) che controlla il trasporto su filo, ha prescritto, dopo controlli scattati in seguito all’esposto di un cittadino, la sostituzione di quattro funi portanti della funivia.
I lavori necessari conseguenti la prescrizione, non hanno ancora una definizione temporale identificata, ma è intuitivo ritenere che si protrarranno in modo tale da impedire purtroppo anche l’apertura della prossima stagione invernale.
Questa drammatica situazione, con ogni certezza comprometterà gli incassi della S.p.A. comunale e quindi renderà necessarie misure di contenimento dei costi del personale, con il probabile ricorso a misure di ammortizzazione sociale;  una parte consistente dei lavoratori attualmente impiegati dal C.T.G.S. non ha contratti a tempo indeterminato ma è reclutata con contratti di tipo “stagionale” la cui periodicità tuttavia, in virtù delle specifiche competenze settoriali acquisite, ha offerto alla platea interessata se non la certezza, almeno la ragionevole aspettativa di continuità lavorativa di anno in anno.
Questa amministrazione comunale sul Gran Sasso ha fatto due campagne elettorali, ma lo ha di fatto abbandonato. 
Ma noi vogliamo essere propositivi perché ci preme il destino lavorativo di queste persone e perché un pezzo del futuro di questo territorio e’ proprio sul Gran Sasso d’Italia che merita ben altra centralità nelle politiche regionali e comunali.
 Il comune dell’Aquila è unico proprietario delle quote societarie, ha una grande responsabilità, annualmente aggiorna il contratto di servizio che regola i rapporti tra i soggetti e che, alla luce degli accadimenti descritti, necessariamente deve essere oggetto di rivisitazione per le annualità future.

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