Comunicato stampa di Ultima Generazione
L’Aquila, 28 ottobre 2025 – Questa mattina intorno alle 9.30 tre persone, Alina, Francesca e Daris, aderenti alla campagna il Giusto Prezzo di Ultima Generazione hanno condotto un’azione di protesta in un supermercato della città. Un’azione semplice ma di impatto: Alina, è salita sul nastro della cassa e ha rilasciato una dichiarazione:
Sono decenni che gli stipendi non aumentano in Italia, mentre aumenta costantemente il costo della vita. Gli affitti aumentano, le bollette pure, ed il caro vita non risparmia neanche la spesa alimentare. Il 57% della popolazione italiana fa fatica ad arrivare a fine mese mentre l’ultimo rapporto ISTAT fa emergere un dato ancor più preoccupante: 5,7 milioni di persone in stato di povertà. Non parliamo soltanto di disoccupati, ad impoverirsi sempre di più sono le famiglie degli operai, con una percentuale di povertà che ha toccato il 15.6%. E questo perché gli stipendi sono troppo bassi, e il lavoro è sempre più precario. E nei supermercati spesso gli stipendi sono al limite della schiavitù, con assunzioni fasulle, tirocini, contratti a chiamata, contratti di apprendistato, eccetera. E quando scade il contratto? Vieni lasciato a casa, per “assumere” un’altra persona, con lo stesso sistema
Poco dopo i tre sono rimasti a parlare e si sono confrontati con i clienti e i lavoratori del supermercato. I temi messi in rilievo da Alina sono alla base del boicottaggio dei supermercati lanciato da Ultima Generazione: una mossa che da una parte va a colpire i profitti di un sistema – quello dei supermercati e della grande distribuzione organizzata – di grossi profitti e di sfruttamento e dall’altra apre la vista a tutta un’altra realtà, quella dei piccoli produttori, dei mercati contadini e dei gruppi d’acquisto solidali. Realtà nascoste dallo sfavillio dei supermercati, ma che possono rappresentare l’alternativa allo sfruttamento delle persone e della natura.
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