Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’Associazione culturale di Santa Maria del Ponte
Tradizione contadina millenaria radicata in molte parti dell’Abruzzo, è ancora viva e molto sentita a Santa Maria del Ponte (AQ): prima di accendere la catasta e gustare intorno al fuoco cibi della ricorrenza, si procede alla benedizione degli animali con il Parroco. La sera del 17 gennaio di ogni anno questa millenaria ritualità si ripete a cura dell’Associazione Culturale Ricreativa S. Maria del Ponte (v. flyer). Un’eredità culturale di cui ha raccontato anche il nostro Giovanni Battista Rosa (noto come Titta Rosa) nelle sue opere: nativo di Santa Maria del Ponte, è stato tra i pochi letterati aquilani del XX secolo che ha lasciato traccia di sé nella letteratura e nella saggistica italiana, con un posto non secondario. D’altronde, la parola tradizione, dal latino “trádere” – consegnare, indica appunto la trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di testimonianze, usi e costumi. E come riaffermato anche ieri da Dacia Maraini in visita al MuDi Museo Diffuso Sirente Velino bisogna conoscere il passato, sapere da dove veniamo e, consapevoli, prendervi il meglio. Antonio Abate, santo eremita egiziano, era un vecchio barbuto e gioviale, con al fianco il fedele maialino con il campanello, protettore contro le malattie e degli allevatori e agricoltori, popolare in particolare nelle comunità rurali.
Come Associazione crediamo che mantenere memoria di una tale ritualità, che si tramanda di generazione in generazione sin dal Medioevo, sia importante e abbia un valore ancora maggiore quando in molti altri borghi se ne è, purtroppo, persa traccia. Si tratta di un appuntamento capace di richiamare non residenti a tornare, gente del circondario, nuovi visitatori. Oggi la sua attualità è il dono di creare comunità: nell’epoca del digitale e delle relazioni mediate dietro uno schermo, il santo eremita sarebbe contento di vedere, nella festa a lui dedicata, le persone provare gioia nel far parte di una comunità, celebrando l’identità locale. Previsto contributo di partecipazione. Venite a scoprirci, non mancate!!
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