Pietracamela è un Comune abruzzese molto vicino al cielo, per la precisione a 1005 metri sul livello del mare.
L’attuale sindaco, Antonio Villani, è un medico, secondo la miglior tradizione, potremmo dire.
Sì, perché la storia di Pietracamela è costellata di sindaci e persone influenti che svolgevano la professione medica.
Tra i più noti troviamo la figura di Bruno Marsilii, medico condotto di Pietracamela, alpinista di
punta del gruppo degli Aquilotti del Gran Sasso dal 1925 e per oltre quarant’anni, guida alpina, dal 2002 Commendatore all’Ordine al merito della Repubblica per le sue attività sportive e sociali.
Novant’anni fa, più precisamente il 20 settembre 1934, insieme ad Antonio Panza riuscì nell’impresa della prima ascensione del Monte Camicia sul versante nord.
Un anniversario sentito per gli abitanti e gli amministratori di Pietracamela, visto che proprio qui è nato uno dei primi gruppi alpinistici italiani, i famosi “Aquilotti”, fondato da un altro medico, il dottor Ernesto Sivitilli, nel 1923 e ufficializzato nel 1925.
Oggi il Presidente degli Aquilotti è il consigliere comunale Claudio Intini, che abbiamo intervistato per i lettori di AbruzzoSera:
Un anniversario la cui importanza traspare anche dalle parole del Sindaco Villani:
Clorindo e Rosanna Narducci, padre e figlia uniti dalle radici e dall’amore per i due versanti del Gran Sasso
La giornata del calendario pretarolo si è aperta con la presentazione del libro di Rosanna Narducci “La vita capita” (Daimon Edizioni, L’Aquila). Il libro è dedicato a un aquilotto d’eccezione: Clorindo Narducci, detto Angelino, padre dell’autrice, il quale amava i due versanti, quello teramano di Pietracamela dove è nato e vissuto, e quello aquilano di Fossa, dove si era trasferito nella seconda parte della vita. Lo sa bene Rosanna che vive tuttora a Fossa, in provincia dell’Aquila, e che nella presentazione di ieri ha sentito tutto l’afflato delle proprie origini e dell’amore verso il noto padre, scomparso nel 2016.
Pietracamela, il conferimento della cittadinanza onoraria a Stefano Ardito
Nella giornata di ieri, come annuncia Antonio Villani nell’intervista, è stata conferita la cittadinanza onoraria a Stefano Ardito, scrittore, giornalista, fotografo, conduttore televisivo e appassionato da sempre di natura, sentieri e montagna.
Proprio Ardito scrive dell’impresa dei due aquilotti: “L’altro capolavoro degli Aquilotti è la parete Nord del Monte Camicia, il “piccolo Eiger” d’Abruzzo, una muraglia di roccia friabile alta un chilometro e larga quattro che si affaccia su Castelli, il borgo della ceramica. A salirla, un mese e mezzo dopo l’exploit di Giancola sui Pulpiti, sono Bruno Marsilii e Antonio Panza. I due attaccano la parete all’alba, superano uno zoccolo di roccia friabile ed erba, s’inoltrano nel cuore della parete con esposizione dolomitica. L’uscita di un chiodo piantato in uno strapiombo fa cadere Antonio addosso a Bruno, ma uno spuntone nel quale si impiglia la corda impedisce ai due di precipitare nel vuoto. Nell’ultimo tratto, delle “ciclopiche placche levigatissime” portano i due Aquilotti all’uscita. Le difficoltà raggiungono il quinto grado. Quando Marsilii e Panza tornano a Castelli e poi a Teramo, però, nessuno crede alla loro ascensione. C’è anche una motivazione politica in questo, perché Pietracamela è nota come un paese “rosso”. Due anni dopo, nel 1936, i due Aquilotti ripercorrono la Nord, e nella parte centrale della parete lasciano una maglia rossa legata a due chiodi. Dubitare non è più permesso.”
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