Chieti- Terzo appuntamento per la kermesse culturale Ut pictura poesis, ideata e diretta dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone per l’ets Luca Romano nel Museo Barbella di Chieti e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Chieti: martedì 9 aprile alle 16 verrà inaugurata la mostra personale di Eugenia Tabellione, che propone, nel prestigioso museo teatino, un’antologica della sua produzione, che già ha suscitato l’interesse della critica e del pubblico in diverse mostre collettive in tutta Italia. Eugenia Tabellione nasce in provincia di Como e risiede in provincia di Milano fino all’età di undici anni. Ora vive a Borgorose (RI). Laureata in Lettere moderne e in Psicologia. Insegna materie letterarie presso le scuole secondarie di primo grado. È storico dell’arte e critico letterario e artistico. È guida turistica abruzzese. Collabora con associazioni culturali per la promozione di eventi e manifestazioni.
Dipinge e scrive poesie, partecipando a mostre collettive e concorsi nazionali ed internazionali. Ha vinto premi letterari e ha conseguito
riconoscimenti in ambito culturale.
Nel testo critico allestito per la mostra, il curatore Pasqualone, che interverrà all’inaugurazione, scrive che “Eugenia Tabellione vive il
tempo della bellezza con decisi correlativi oggettivi, simboli quanto mai precipui di un modo di vedere la vita, il mondo, gli attimi ed i
secondi che l’artista trasforma dapprima in impatto cromatico poi segnico. In primo piano il simbolo, che attrae per forza esegetica e
capacità di irretire l’osservatore, che vive un tempo di sospensione, un tempo senza tempo, affascinato e fascinato dall’accostamento dei
colori che vibra e dà l’avvio a spazi frammentati. Fanno capolino colti rimandi ed intensi rinvii alla storia dell’arte che la prof.ssa
Tabellione domina per formazione culturale. Bellezza dunque come chiave di comprensione ed al contempo sfida della realtà, bellezza
come eterno ed attimo, bellezza come lusinga cromatica, bellezza come suadente messaggio onirico. Eugenia Tabellione si fa dunque
entronauta, carpisce, attraverso il suo percorso artistico, le pieghe più intime dell’animo umano e, da psicologa, propone una chiave di
lettura introspettiva, che, quasi fiume carsico, attraversa le sue opere.”
La mostra resterà aperta fino al 14 aprile negli orari di apertura del museo.
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