di Melania Aio
Giornata di mobilitazione in tutta la regione: oggi, venerdì 14 novembre 2025, migliaia di studenti abruzzesi scenderanno in piazza aderendo allo sciopero nazionale indetto dall’Unione degli Studenti. Una protesta che coinvolge oltre cinquanta città italiane e che in Abruzzo vedrà manifestazioni partecipate a L’Aquila, Pescara, Teramo, Nereto e Lanciano.
Le motivazioni: edilizia, disuguaglianze e diritto allo studio
Al centro della protesta, temi ormai cronici per la scuola italiana e particolarmente sentiti in Abruzzo: l’edilizia scolastica carente, i trasporti inadeguati, e una percezione crescente di disuguaglianza territoriale. Molti istituti della regione, specie nelle aree interne, necessitano ancora di interventi strutturali, mentre i collegamenti pubblici verso le scuole e le università restano spesso insufficienti.
Gli studenti chiedono un piano straordinario per l’edilizia scolastica, l’aumento dei fondi per borse di studio e servizi, e una riforma della didattica che metta al centro la partecipazione e il benessere degli studenti.
“Vogliamo una scuola pubblica che non lasci indietro nessuno – spiegano i rappresentanti regionali dell’UdS – e che garantisca pari opportunità a chi vive in montagna come a chi abita in città. La scuola deve essere uno spazio di crescita, non di esclusione”.
All’Aquila, il corteo studentesco partirà alle 9 dalla Fontana Luminosa, punto di ritrovo per studenti e studentesse delle diverse scuole cittadine. Alle 9.30 la manifestazione attraverserà Corso Vittorio Emanuele, Corso Federico II, Largo Fratelli Ciarletta e Viale Francesco Crispi, per concludersi intorno alle 12.30 alla Villa Comunale, dove si terranno gli interventi finali. Nel pomeriggio, dalle 13 alle 19, la mobilitazione proseguirà al Parco del Castello con dibattiti, musica, stand informativi e performance artistiche, trasformando la giornata di protesta in un momento di partecipazione aperto all’intera città.
A Pescara, il corteo prenderà il via alle 9 da Piazza Salotto, per poi sfilare lungo le principali strade del centro e terminare in Piazza Unione, dove sono previsti interventi e momenti di confronto tra studenti e associazioni. A Teramo, la manifestazione inizierà alle 8.30 da Largo San Matteo e raggiungerà Piazza Martiri, cuore del centro cittadino, dove si svolgerà il presidio conclusivo.
“Le voci degli studenti e dei giovani sono sempre meno ascoltate in Italia. – dichiara Kia Contini, membro dell’esecutivo regionale di Unione degli Studenti Abruzzo – In Abruzzo la situazione non è da meno. La nostra legge regionale sul diritto allo studio è ferma al 1975, risultando ormai obsoleta rispetto i progressi avanzati negli anni, non garantendo una scuola adatta alle esigenze giovanili. Anche nelle nostre scuole riscontriamo enormi problemi strutturali, non facendoci sentire al sicuro in uno spazio in cui dovremmo esserlo. Ciò considerando che, secondo gli ultimi dati, in una regione ad alto rischio sismico come la nostra, il 32,4% delle scuole presenti sono prive di qualsiasi certificazione. Per questo, oggi siamo scesi in piazza pretendendo: un’edilizia scolastica migliore, dei trasporti pubblici capillari e gratuiti, per una rappresentanza studentesca che dia veramente la possibilità di dare voce alle istanze degli studenti, per l’abolizione del PCTO e per una nuova legge regionale sul diritto allo studio.”
Gli studenti concludono: “Dopo questa data, noi continueremo a far sentire la nostra voce e a pretendere un serio cambiamento, proprio perché crediamo che, anche in Abruzzo, un’altra scuola sia possibile.”
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