Sassaiola da brividi sul bus del Chieti: la prontezza dell’autista sventa una tragedia

Sassaiola da brividi sul bus del Chieti: la prontezza dell’autista sventa una tragedia
17 Nov 2025

CHIETI. Momenti di autentico terrore e panico per i giocatori e i dirigenti del Chieti Calcio rientrati ieri sera dopo l’ennesima sconfitta in Serie D. Il pullman della squadra, di ritorno dalla trasferta contro la Recanatese (terminata 2-0 per i marchigiani), è stato oggetto di un violento agguato a sassate da parte di un gruppo di ultras, presumibilmente tifosi neroverdi inferociti per l’andamento disastroso della stagione.

L’episodio è avvenuto lungo una via secondaria, quando un gruppo di circa una ventina di uomini, nascosti nell’oscurità, è sbucato all’improvviso, cercando di bloccare la corsa del mezzo. La contestazione è degenerata immediatamente in una vera e propria sassaiola.

Una pioggia di pietre e oggetti è stata scagliata con violenza contro il pullman, provocando il cedimento dello strato esterno di un finestrino, che è andato in frantumi. A bordo, i calciatori e i due dirigenti presenti hanno vissuto attimi di angoscia totale, cercando riparo per evitare di essere colpiti dai detriti e dal terrore di un’escalation.

Il racconto dei presenti parla di un’atmosfera di grandissima tensione, in cui la paura ha rapidamente preso il posto dell’adrenalina post-partita. La mente è corsa anche al recente, tragico precedente dell’autista del bus di una squadra di basket morto in un’aggressione simile.

L’autista del pullman è stato unanimemente definito l’eroe della serata: con una freddezza encomiabile, è riuscito a mantenere il controllo del mezzo e dei nervi, manovrando per non fermarsi e sventando così il tentativo degli aggressori di bloccare completamente il bus e di salire a bordo. La sua prontezza ha evitato conseguenze ben più gravi per l’incolumità fisica dei passeggeri.

L’agguato non è stato una semplice contestazione, ma un’azione violenta e premeditata, evidentemente legata alla profonda insoddisfazione dei tifosi per il rendimento della squadra. L’aggressione, però, supera ogni limite sportivo, specialmente perché rievoca il drammatico episodio in cui perse la vita Raffaele Marianella, l’autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket nell’ottobre di quest’anno.

In quell’occasione, a Rieti, una sassaiola da parte di ultras reatini colpì fatalmente il pullman, causando la morte di Marianella. La dinamica dell’attacco al bus del Chieti (lancio di sassi, tentativo di blocco) richiama tristemente quel tragico precedente, sottolineando come la violenza ultrà, prima confinata al calcio, stia ormai dilagando in ogni disciplina sportiva con esiti potenzialmente letali. L’unica differenza, fondamentale, è che a Chieti la follia non ha mietuto vittime solo grazie al sangue freddo dell’autista.


Abruzzo Sera è anche su Whatsapp.
Iscriviti al nostro canale per essere sempre aggiornato.

In primo piano

L’Aquila, vai cosi! 

di Alessandro Tettamanti Alla fine quello che conta è il campo. I tifosi, la gente, la città, guardano e giudicano in base […]

17 Nov 2025
L'Aquila si rialza e stende il Fossombrone con tre gol nel primo tempo

di Alessandro Tettamanti Si poteva supporre che i giorni terribili appena trascorsi  lasciassero scorie anche tra i giocatori. Invece L’Aquila […]

16 Nov 2025
Torna l’Avvocato del diavolo, con Katia Persichetti e Simona Giannangeli

La questione migranti, la riforma dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e L'Aquila Capitale della cultura al centro del dibattito.

16 Nov 2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *