Sarebbero due le persone arrestate oggi all’Aquila dopo gli scontri avvenuti domenica scorso nel dopo gara di L’Aquila – Sora. Altri fermi, si prevede, dovrebbero arrivare anche tra i tifosi laziali.
Le due tifoserie infatti sono entrate in contatto su Via Amleto Cencioni, più o meno all’altezza della parte bassa del piazzale utilizzato come parcheggio.
Alcuni tifosi del Sora infatti, a fine match, invece di riprendere le auto, si sono incamminati liberamente verso il piazzale dove si trovano gli altri settori dello stadio riservati ai tifosi locali che nel frattempo stavano uscendo.
Ne è conseguito un tafferuglio con lancio di oggetti e colluttazioni con pugni e calci, in un fine gara da dimenticare sia per le assurde violenze da condannare che per le evidenti lacune nella gestione dell’ordine pubblico.
A monte la decisione comunicata venerdì dall’Assessora alla Polizia locale, Laura Cucchiarella, di concedere l’area di Piazzale Cencioni al parcheggio della tifoseria ospite, anziché assegnare, come di consueto, l’area di Via Lanciano.
A quel punto L’Aquila calcio, in virtù di questa decisione, ha espresso preoccupazione proponendo la chiusura di Via Amelia Cencioni, rimasta poi aperta.
A questo si è aggiunta la presenza di un numero di forze dell’ordine davvero esiguo, si parla di sette unità, che hanno fatto quello che potevano, ma che erano visibilmente insufficienti a fronteggiare la situazione. Altri reparti sono sono stati richiesti, ma non sono mai arrivati.
Una sottovalutazione sorprendente del rischio di disordini, a fronte dell’aspettato arrivo di 260 tifosi ospiti (tra le due tifoserie non corre buon sangue), che stona con l’attenzione che viene normalmente data alla sicurezza, di riflesso al dibattito pubblico cittadino, in questo momento.
A farne le spese è stata anche una carabiniera che, colpita da una bottiglia, ha dovuto far ricorso alle cure del Pronto soccorso.
Oltre a lei un anziano è stato speronato da un’auto che lo ha fatto cadere a terra e poi è andata via senza fermarsi. Un ragazzo aquilano è stato gettato a terra e picchiato perché stava filmando con lo smartphone.
Già durante la gara alcuni tifosi del Sora si erano avvicinati minacciosamente e a volto coperto ai cancelli che separano ,all’interno dell’impianto, il settore ospiti dalla tribuna, lasciando presagire un dopo gara potenzialmente complesso.
Ale Tet
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