Eccidio di Limmari, la Cassazione accoglie il ricorso degli eredi

Eccidio di Limmari, la Cassazione accoglie il ricorso degli eredi
03 Nov 2024

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Lucio Olivieri e ha rinviato gli atti alla Corte d’Appello per quantificare l’entità dei risarcimenti dei danni agli eredi delle vittime dell’eccidio dei Limmari.

Il prossimo 8 novembre avrà termine dunque la lunga battaglia legale: la Cassazione ha stabilito che la richiesta di risarcimento può essere evasa anche se presentata solo da una parte degli eredi, ribaltando di fatto la decisione dei giudici di secondo grado, secondo i quali doveva essere invece collegiale. Agli eredi delle 128 vittime andranno 15 milioni di euro.
I risarcimenti sono stati riconosciuti per il momento solo per il Comune di Roccaraso e una parte degli eredi delle vittime. Nei prossimi mesi si potranno quindi compilare i moduli per accedere all’apposito fondo Pnrr di 61 milioni di euro.

La vicenda storica

L’eccidio di Limmari fu una strage commessa dai nazisti durante il periodo di occupazione in Italia, avvenuta il 21 novembre 1943 a Pietransieri, oggi frazione del comune di Roccaraso in provincia di L’Aquila, più precisamente in località bosco di Limmari (Valle della Vita). I soldati tedeschi trucidarono 128 persone, di cui 60 erano donne, a causa del sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Dalla Germania nazista alle proprie truppe di stanza in Italia centrale giungeva l’ordine  di estirpare le formazioni partigiane che insistevano sulla linea Gustav e il feldmaresciallo Albert Kesselring il 30 ottobre 1943 fece affiggere un manifesto in lingua tedesca, nelle località di Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccaraso, Roccacinquemiglia e Pietransieri con affissa la dicitura: “Tutti coloro che si troveranno ancora in paese o sulle montagne circostanti saranno considerati ribelli e ad essi sarà riservato il trattamento stabilito dalle leggi di guerra dell’esercito germanico”. Diversi pietransieresi si rifugiarono nei boschi dei limmari convinti di essere al riparo e invece lì vennero fucilati.

 


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