“Si apre l’ennesima vertenza nella città dell’Aquila: DANTE LABS S.R.L. ha, infatti, avviato una procedura di licenziamento collettivo, che avrà importanti ricadute sul piano sociale ed occupazionale di questo territorio, visti e considerati anche l’alta professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici ivi impiegati, la giovane età degli stessi (compresa, nella maggior parte dei casi, tra i trenta e i quaranta anni), e il settore in cui la società predetta opera dal 2019.”
A renderlo noto Francesco Marrelli, Cgil L’Aquila, con Andrea Frasca e Alessandra Marchionni di Filcams L’Aquila.
“La società, invero, specializzata nello studio del genoma umano, nasceva dall’idea di due amici, Andrea Riposati e Mattia Capulli che, dopo aver intrapreso dei percorsi universitari negli Stati Uniti, avevano deciso di avviare un’attività imprenditoriale nel territorio aquilano. Iniziativa, questa, accolta con entusiasmo dalle istituzioni e dalla politica che vedevano nel nuovo insediamento un’opportunità occupazionale. Durante la pandemia, DANTE LABS S.R.L. aveva anche riconvertito una parte dell’attività per eseguire e, poi, processare migliaia di tamponi al giorno, anche a mezzo dell’acquisto e dell’installazione di macchinari utili ad automatizzare l’attività di analisi dei tamponi per la rilevazione del Covid-19, in collaborazione con le strutture pubbliche competenti in materia, e a sostegno della comunità.”
“Nonostante le aspettative, questa realtà imprenditoriale, tanto promettente, affronta oggi una crisi che sembra irreversibile e che concretamente mette a rischio decine di posti di lavoro. Di recente, infatti, la società, dopo aver ripetutamente mancato di pagare le retribuzioni al personale in forza ed aver iniziato un percorso di esuberi, ha, dapprima, coinvolto le organizzazioni sindacali per valutare la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali a sostegno del reddito e, a distanza di pochi giorni, nonostante la piena disponibilità della CGIL, ha improvvisamente avviato una procedura di licenziamento collettivo. Procedura di licenziamento che, in particolare, come anticipato, riguarda lavoratori e lavoratrici fra i trenta e i quarant’anni, giovani, e in molti casi provenienti da altre città e da altri Paesi, e con alte competenze, che temono di non potersi nemmeno reimpiegare sul territorio, e, quindi, di doverlo abbandonare in via definitiva, alla ricerca di migliori condizioni di vita.”
“La CGIL, da sempre impegnata nella valorizzazione del territorio, è al fianco di questi lavoratori e lavoratrici e farà tutto ciò che è in suo potere per ottenere l’impegno delle istituzioni per salvaguardare i livelli occupazionali e salariali. Allo stato delle cose, vista l’indisponibilità aziendale, la CGIL ha indetto lo sciopero del personale, per l’intera prestazione lavorativa, con un presidio che si terrà il giorno 8 ottobre, alle ore 10.00, davanti all’ingresso del Tecnopolo. E ciò, al fine di richiamare l’attenzione dei rappresentanti politici e istituzionali tutti su tali criticità, per poter, poi, costruire un’alternativa percorribile rispetto a quella attualmente prospettata e già in parte avviata.”
“Le soluzioni, infatti, vanno cercate partendo dalla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, considerato che il nostro territorio rischia di perdere un capitale umano e professionale, con il rischio di compromettere ulteriormente la già difficile ripresa economica e sociale della città dell’Aquila.”
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