Roma – Con l’inaugurazione oggi di Più Libri Più Liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria, si accende subito la polemica: un gruppo di scrittori, editori e intellettuali di primo piano ha inviato all’Associazione Italiana Editori (AIE) una lettera aperta chiedendo l’esclusione dell’editore Passaggio al Bosco, accusato di promuovere contenuti che celebrano figure e ideologie legate al nazifascismo.
Tra i firmatari compaiono nomi come Alessandro Barbero, Zerocalcare, Antonio Scurati, Carlo Ginzburg, Daria Bignardi e Caparezza, insieme a decine di altri autori. Secondo loro, l’etichetta di “pensiero identitario” con cui Passaggio al Bosco si presenta maschera in realtà un catalogo “incentrato sull’esaltazione di esperienze e personalità del pantheon nazifascista e antisemita”.
L’appello cita in particolare volumi dedicati a figure come Léon Degrelle e Corneliu Zelea Codreanu, presentati – sostengono gli autori – non in chiave critica o storica ma come modelli di “disciplina e coraggio”, in un’operazione editoriale percepita come una forma di propaganda.
L’AIE, responsabile della selezione degli espositori, ha però confermato la presenza della casa editrice. Il presidente, Innocenzo Cipolletta, ha ricordato che Passaggio al Bosco ha firmato un regolamento che vincola tutti gli editori al rispetto dei valori della Costituzione italiana e che l’associazione non può escludere una sigla in base alla sua linea editoriale. La scelta, sottolinea l’AIE, è guidata dal principio della libertà di espressione, pur promuovendo al contempo spazi di confronto e discussione sui temi più controversi.
Dal canto suo, Passaggio al Bosco rivendica il diritto a partecipare, sostenendo che una fiera editoriale debba essere un luogo aperto e pluralista e non un evento ristretto o selettivo su base ideologica.
L’apertura della fiera, tra mostre, incontri e presentazioni, è dunque accompagnata da un dibattito acceso che promette di segnare l’intera edizione di quest’anno, confermando ancora una volta come la cultura — e i luoghi che la ospitano — restino terreno sensibile di confronto pubblico.
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